“Basta dare la colpa a noi”: su Twitter esplode l’hashtag #losapevamotutte
L'omicidio di Senago ha incendiato gli utenti sul web, che urlano la propria rabbia e il proprio dolore per le donne vittime di violenza
Omicidio Giulia Tramontano, su twitter impazza l'hashtag #LoSapevamoTutte
#LoSapevamoTutte, non è solo un hashtag. È un movimento che sta nascendo sui social, in particolare su Twitter, dopo l'omicidio di Giulia Tramontano, la ragazza di Senago incinta di sette mesi uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello.
A incendiare il web è l'ennesimo omicidio di una donna, un omicidio non solo efferato ma anche premeditato, da parte del barman dalla "doppia vita". Ma non solo: nel mirino degli utenti anche la distorta narrazione del massacro di Giulia e del suo bambino, nato da un post de La Stampa, prontamente rimosso. Un post in cui si mette in primo piano, ancora una volta, la vittima, e non il carnefice. Dove si dipinge la donna come un soggetto da "aiutare", e non si fa leva sulla necessità di "educare" gli uomini al rispetto.
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Marrr, che conosceva personalmente la vittima, twitta: “Giulia aveva frequentato la mia stessa università, L'Orientale di Napoli. Adesso quando percorrerò quei corridoi un mio pensiero andrà a te e al tuo bambino. Due vite strappate. Cara Giulia, riposa in pace accanto al tuo bimbo. #losapevamotutte”.
“Non diciamo eresie, macché procurato aborto, che sarebbe già tremendo. Quel bipede senza ragione ha ammazzato la mamma che nutriva e faceva respirare il suo bambino. Se uccidi la madre, uccidi anche il suo bambino. Non troviamo cavilli del caxxo. È DUPLICE OMICIDIO! #losapevamotutte” scrive Giulia Capuleti.
“'Ale dalle mille donne non esiste più'. Basta, basta, basta con questa narrazione che empatizza con l’assassino! Ho il voltastomaco! #losapevamotutte", cinguetta un'altra utente.
K.S. aggiunge: “Alla femminuccia: 'stai ferma e composta, comportati da brava donnina'. Al maschietto (mentre salta, grida e spacca tutto): 'Eh ma è un maschio...'. Inizia tutto da lì. O cambia la cultura, o non cambierà mai. #losapevamotutte”.
Irenu dichiara: "Cresciamo sapendo che dovremo guardarci le spalle, fuori e dentro casa. Abbiamo madri che, ogni volta che una nostra storia finisce, ci dicono di stare attente perché 'non si sa mai'. Questa la storia della nostra vita. Troppo spesso la storia della nostra morte. #losapevamotutte".
Eliana Cocca: “Poi mi dite quante ne devono morire ancora prima di portare l’educazione sentimentale, sessuale e di genere a scuola. Dalla primaria. Voi pensate che con i piccoli non si debba parlare di questi temi, invece è proprio quando sono piccoli che bisogna parlarne. #losapevamotutte”.
Ombretta Costumista twitta: “Basta con la narrazione che la violenza "capita" alle donne, che si debba insegnare alle donne a non farsi ammazzare! Basta victim blaming! La violenza non capita, viene agita da soggetti specifici. Gli uomini! #losapevamotutte”.