Bernardini de Pace: "Segre? Come Shakira. Basta con ipocrisia femminista"
L’avvocata matrimonialista, dialogando con Affaritaliani.it, è tornata sul tradimento dell’anno, ma non solo…
Bernardini de Pace ad Affari: "Segre? Rivoluzionario come Shakira. Basta con l'ipocrisia femminista"
È stata analizzata in tutte le sue sfaccettature, la vicenda della rottura tra Massimo Segre, banchiere noto della Torino bene, e Cristina Seymandi, accusata di tradimento con un discorso – e un video – già diventati memorabili, e che hanno tenuto banco proprio durante quella che doveva essere la festa di fidanzamento dei due.
Ma mentre i più hanno condannato il gesto dell’uomo, arrivando a tacciarlo di “violenza” nei confronti della politica, una voce controcorrente si è spesa a favore di Segre. E non senza fondamento: l’avvocata matrimonialista Annamaria Bernardini de Pace, dialogando con Affaritaliani.it, è tornata sul tradimento dell’anno, ma non solo… .
LEGGI ANCHE: Segre-Seymandi, Bernardini De Pace: "Lui è stato geniale. Ecco chi vincerà"
Seymandi ha accusato Segre di diffamazione. Ci sono profili di illiceità secondo Lei in questa vicenda?
Io non vedo nulla di illecito, e ho giudicato sulla base di quello che è stato detto, fatto e scritto. Segre è una persona pubblica nell’ambito della sua città, quindi ha fatto bene a fare una dichiarazione pubblica. E non dimentichiamo che Cristina Seymandi è una politica, e pertanto anche la sua privacy è molto molto limitata. Massimo Segre, inoltre, con la sua dichiarazione ha voluto sottrarsi a eventuali pettegolezzi, mormorii, chiacchiere sul suo conto. Ha preferito dire come stanno esattamente le cose, considerando che ha saputo con certezza che la signora lo tradiva con altri. In realtà con questa dichiarazione lui avrebbe voluto mettere un punto alla storia.
E che storia! Ma è vero che Lei “sposerebbe subito” Segre?
Ma va, la mia era chiaramente una metafora per dire che è un uomo affidabile, che tutte le donne vorrebbero sposare. Un uomo leale, preciso, corretto che non ha paura di dichiarare che è stato tradito. Ma soprattutto un uomo con coraggio, il coraggio che viene a chi apprezza la verità e la chiarezza. La verità è un valore importantissimo, oltre a questa c’è il nulla. Le dirò di più, la verità è rivoluzionaria, e Massimo Segre con il suo discorso ha rivoluzionato una situazione di chiacchiericci e mormorii.
Le viene in mente un caso simile?
Solo quello di Shakira, che con una canzone ha smascherato il marito Piqué traditore seriale. Lei è stata bravissima, esattamente come questa volta ho apprezzato Massimo Segre.
La reazione popolare è stata però differente, come mai?
Nessuno nel caso di Shakira ha reagito in difesa di Piqué: gli uomini hanno incassato per la vergogna, ma soprattutto nessuno ha accusato Shakira perché lei è una donna, e secondo la visione femminista italiana (che è antiquata, degli Anni ’50) una donna si può lamentare, e può dichiarare apertamente, mentre un uomo deve stare zitto e proteggere. Tutto questo che se non esistesse pari dignità giuridica, e come se noi donne non avessimo conquistato nulla in tutti questi anni.
Se le stesse donne, femministe, che hanno osannato Shakira, fossero oneste e coerenti avrebbero reagito allo stesso modo in questa situazione portando in trionfo Segre. Invece le femministe sono tossiche, non si rendono conto che c’è assoluta pari dignità, che vanno valutate le persone e non il genere, e allora si sono scandalizzate, si sono messe a proteggere Cristina Seymandi. Ma io trovo ignobile proteggere chi ha tradito.
Seymandi non è la prima donna che tradisce un uomo… come mai tanto scalpore?
Perché in Italia abbiamo una mentalità e un comportamento ipocrita. Tanto è vero che si dice: “I panni sporchi si lavano in famiglia”. Mi fa schifo, è un concetto degli Anni ’50. Nel mondo in questo momento bisognerebbe cambiare il modo di pensare, vivendo la verità e la trasparenza
Cosa ne pensa della 'difesa' di Seymandi?
Lei come si difenderebbe se avesse tradito il suo fidanzato, e il suo fidanzato le urlasse addosso la verità? Lei di fatto non ha reagito, è rimasta in silenzio e impietrita. L’avessero fatto a me avrei reagito in maniera ben diversa, avrei strappato il foglio, gli avrei tolto il microfono … è evidente che lei si sentisse in colpa in qualche modo.