Bici lanciata dai Murazzi a Torino, Mauro Glorioso: un anno dopo l'incidente torna all'università per salutare amici e docenti
Bici lanciata dai Murazzi a Torino, condannata a 16 anni una delle ragazze
Bici lanciata dai Murazzi a Torino, Mauro Glorioso: un anno dopo l'incidente torna all'università per salutare amici e docenti
Dopo la maledetta sera tra il 20 e il 21 gennaio 2023 quando venne colpito da una bicicletta elettrica da 23 chili lanciata dal bastione dei Murazzi del Po a Torino, Mauro Glorioso ha dovuto superare una lunga serie di operazioni. Ora è tornato alla vita ma è rimasto tetraplegico e costretto a sospendere gli studi lasciando Torino dove viveva per tornare nella sua Palermo. Nel dicembre 2023, come riporta il Corsera - ha però deciso di salutare i compagni di corso incontrandoli per una rapida visita all’Università di Torino con tanto di foto di rito davanti alla facoltà in cui appare provato ma sorridente.
Torino: bici giù da Murazzi, condannata a 16 anni ragazza maggiorenne
Sedici anni di carcere senza attenuanti. E’ la condanna inflitta in primo grado dal tribunale di Torino alla giovane maggiorenne nell’ambito del processo per il ferimento dello studente palermitano Mauro Glorioso, colpito nel dicembre 2023 da una bicicletta scagliata da un ponte dei Murazzi del Po da un gruppo di cinque giovani, tre dei quali minorenni. Il giovane, che con alcuni amici era in attesa di entrare in un locale, ha riportato lesioni gravissime. Per la giovane, oggi ventenne, l’accusa aveva chiesto 12 anni di carcere. Nei mesi scorsi i tre minorenni sono stati condannati in via definitiva, con rito abbreviato, a pene comprese tra i sei anni e otto mesi e i nove anni e sei mesi mentre per il maggiorenne si dovrà ripetere il processo d’appello dopo l’annullamento deciso dalla Cassazione.
Sara C. ha affermato che al momento del lancio della bici si era appartata insieme all'amica a una certa distanza dal luogo. "Non ha partecipato al fatto", hanno detto i suoi difensori. Subito dopo la lettura del dispositivo la ragazza ha avuto un malore. “Non è giusto, io devo pagare ma non così”, le sue parole mentre era a terra. Poi si è ripresa ma non è stata in condizione di muoversi autonomamente ed è stata chiamata un'ambulanza, che ha condotto la ragazza in ospedale Martini per accertamenti. "La sentenza - ha spiegato uno dei suoi avvocati - è estremamente dura e non rispecchia le convinzioni della difesa. Certo, il fatto ha avuto conseguenze terribili, ma la pena è sproporzionata. All'amica minorenne, che era insieme a lei e come lei non prese parte al lancio, sono stati inflitti poco più di sei anni".