Biella, morto suicida il questore Triolo. Lascia messaggi a moglie e figlio

L’alto dirigente Gianni Triolo si è ucciso nella notte tra venerdì e sabato negli uffici di Biella con la sua pistola

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Cronache
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Si è suicidato il questore di Biella: il mistero del messaggio

Biella sotto choc per la notizia del suicidio del Questore Gianni Triolo, 60 anni. Intorno alla drammatica notizia c'e' un comprensibile riserbo. Secondo quanto si e' appreso, Triolo si sarebbe sparato con la pistola d'ordinanza. A ritrovare il corpo in ufficio sarebbe stata la donna delle pulizie. Racconta così quanto accaduto La Stampa: "Ha scelto le ore più buie prima dell'alba il questore di Biella Gianni Triolo per togliersi la vita. Salito senza farsi vedere al terzo piano della Questura ha chiuso tutte le porte che portano alla sala riunioni, sistemato sul tavolo due biglietti, poche righe, destinate alla moglie e al figlio, prima di spararsi con la pistola in dotazione".

Chi era Gianni Triolo, il questore di Biella

Gianni Triolo, 60 anni, era arrivato a Biella l'anno scorso a febbraio. Abruzzese, nato a Pescara nel 1961, si era laureato in Giurisprudenza all'Universita' di Pisa ed era entrato nella Polizia di Stato come Vice Commissario nel 1987. Proveniva da Pisa, dopo 20 anni trascorsi a La Spezia dove era arrivato ad essere vicario del Questore. Sconcertato per la notizia il sindaco di Biella Claudio Corradino: "Sono davvero incredulo e colpito dolorosamente". Continua ancora la Stampa: "Soltanto giovedì aveva partecipato alla festa degli auguri in Prefettura, dove chi l'ha incontrato lo descrive più ciarliero del solito, lui sempre affabile e sorridente ma anche introverso e taciturno. Venerdì mattina, quindi poche ore prima del suo tragico gesto, aveva invece preso parte al comitato per l'ordine pubblico. I suoi modi erano sempre pacati e il tono contenuto, ma in quell'occasione più del solito, con il prefetto Tancredi che aveva dovuto chiedergli di alzare la voce perché non lo si sentiva".