Bimba di 3 anni morta a Torino, i deboli uccisi da chi dovrebbe proteggerli

Dopo le donne ora i gesti efferati si rivolgono, sempre più diffusamente, nei confronti dei minori, i due soggetti più deboli della società

Di Maria Pia Perrino
Cronache
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I bambini sono i più deboli tra i deboli e la efficacia della loro protezione rappresenta il barometro del livello di civiltà

Omicidio volontario con dolo eventuale, ovvero, sapeva che la bambina sarebbe potuta morire e ha accettato il rischio. È questa la imputazione dell‘uomo coinvolto nella morte della piccola Fatima, precipitata e morta dal quarto piano di una palazzina di Torino (ne abbiamo parlato qui).

Non è chiaro se l'uomo fosse il padre della bimba o solo il compagno della mamma. Ma questo non cambia la sostanza, una bimba è morta per mano di un adulto. Dopo le donne ora i gesti efferati si rivolgono, sempre più diffusamente, nei confronti dei minori. E ciò che lega i due fenomeni è che si tratta sempre dei soggetti più deboli nella società.

Una vera e propria inversione dei valori. I soggetti più deboli dovrebbero ricevere cura e protezione, al contrario la loro debolezza li rende destinatari di gesti efferati e, nel caso dei bimbi, spesso per colpire al cuore le madri, quando l'uomo si rende conto di non avere il controllo sulla stessa. Si spera che questo fenomeno non diventi endemico come lo è il femminicidio.

I bambini sono i più deboli tra i deboli e la efficacia della loro protezione rappresenta il barometro del livello di civiltà. Ma ancora una volta una domanda sorge spontanea. Nessuno si era accorto che questa bimba veniva lasciata in balia di un uomo già condannato per fatti di droga e per di più per sua stessa ammissione ubriaco al momento del delitto? Nessuno neanche i vicini hanno segnalato tutto questo ai servizi sociali? Omertà'?  Distrazione? Riposa in pace, piccola Fatima, questi dubbi lasciali a noi adulti che non abbiamo saputo proteggerti.

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