Blitz notturno per deputato FdI: "Evaso da quarantena", ma non è più positivo
Covid, giù dal letto per portarlo in Questura: viola l’isolamento! Ma non è vero. Ed è pure avvocato e deputato. Vinci: “A un cittadino gli veniva un infarto”
Covid, viola l’isolamento! Buttato giù dal letto per portarlo in Questura. Ma è falso. E’ già negativo. La grottesca vicenda capitata all’avvocato e deputato di FdI Gianluca Vinci
Il governo Draghi ha preso molto sul serio il Covid e se ne fa un vanto internazionale. Però adesso, ragazzi, non esageriamo, per essere una vera democrazia del controllo non ci si può muovere come lo Stato Libero di Bananas. Ed è mortificante abusare delle Forze dell’Ordine in questo modo.
Ve la ricordate quella dell’uomo sulla spiaggia deserta accerchiato durante il Covid da un elicottero e dalle Forze dell’Ordine, quasi fosse Al Capone? Questa è pure meglio, per non dire peggio.
Siamo a Trani in Puglia, nel pieno della notte. Le Forze dell’Ordine devono fermare subito un uomo perché risulta positivo al Covid e sta violando l’isolamento. Soggiorna per lavoro in un hotel. La questura di Reggio Emilia ha comunicato a quella di Bari che c’è un pericolo pubblico a Trani.
La volante delle Forze dell’Ordine piomba davanti all’albergo. Gli agenti entrano in tenuta anticrimine e chiedono alla reception di Gianluca Vinci, da Reggio Emilia: è scappato dall’isolamento.
Chiamano in camera, è notte fonda, sono le 3. Risponde la moglie, che per poco non si prende un colpo. “Che è successo! Cosa vogliono da noi?”. Sveglia il marito che si veste e in tutta fretta scende, ancora mezzo assonnato, nella hall. Gli agenti lo identificano. Lui gli mostra anche il Super Green Pass ma gli rispondono che non basta perché potrebbe essere ugualmente positivo anche se risulta guarito dal Covid. L’uomo lo ha avuto di recente.
Gli agenti lo guardano con sospetto. L’uomo chiede di prendere tempo per poter scaricare dal fascicolo sanitario il documento di fine isolamento che gli sarebbe arrivato lunedì, tre giorni prima, a seguito di un tampone negativo. La rete non funziona bene, non c’è campo. Ma forse riesce a trovare una copia cartacea.
Per chi non lo sapesse, in questi casi, la prassi è che vieni denunciato e portato in commissariato con i tuoi effetti personali, come un criminale qualsiasi evaso dai domiciliari, senza poter rientrare in stanza. Ti viene dato un foglio di via e devi tornare a casa. Eh sì perché il data base delle Forze dell’Ordine che gestisce coloro che sono in isolamento da Covid è lo stesso di coloro che hanno pendenze penali e devono restare ai domiciliari.
Ma mentre Vinci sta cercando di spiegarsi con gli agenti si chiede come sia possibile un qui pro quo simile visto che il giorno prima è stato alla Camera dei Deputati ed ha superato il vaglio dei controlli di Montecitorio: risulta negativo. Il suo nome è Gianluca Vinci, avvocato e deputato di Fratelli d’Italia. A quel punto i due agenti alzano gli occhi al cielo e capiscono immediatamente di essere incappati in un madornale errore, loro malgrado. Vinci trova il documento di fine isolamento. I due agenti si scusano e tornano alla volante.
Vinci ad Affaritaliani: “Qualcuno di Reggio Emilia si è dimenticato di inserire che da 3 giorni sono negativo e ho il Super Green Pass. Chissà quanti altri casi come il mio ci sono in tutta Italia. Ora immaginate una persona anziana o più impacciata di me che, nel pieno della notte, agitato e sotto stress per la situazione, non trovi il documento di fine isolamento o che con poca rete internet non riesca a scaricarlo dal fascicolo sanitario!”
Il caso si è risolto per il meglio. Guarda il Video del racconto che Vinci ha fatto questa notte.
Vinci: “Stamattina chiamo la Questura di Reggio e rimediano immediatamente cancellandomi dal data base dei positivi. Ero ancora segnalato nonostante ieri sera avessi già chiarito la situazione. Se stasera fossi andato in un altro hotel sarebbero tornati. Mi hanno riferito che le Questure sono indietro di 2/3 giorni con la cancellazione degli isolamenti”.
E’ infatti immaginabile che la gestione scelta dal ministero dell’Interno dei casi Covid in isolamento avvenga attraverso la stessa procedura con la quale si gestiscono i casi di isolamento domiciliare di chi ha una pendenza penale. Vinci: “Un sistema che serve ad individuare dei ricercati o della gente in custodia cautelare o agli arresti domiciliari, con dentro, non so, 1000 persone inserite da tutta Italia, e tu ci ficchi dentro un milione di persone? Il sistema di inserimento dati delle varie Questure va in tilt. Solo a Reggio Emilia dovranno inserire, che sò, 1000/2000 persone al giorno, come se ci fossero state 2000 persone ai domiciliari ogni giorno da mettere sia in ingresso che in uscita. Solo a Reggio Emilia mi sembra ci siano circa 16.000 persone in isolamento per Covid”.
Vinci: “Gli agenti erano decisi ma poi sono diventati gentili, bravissime persone. Dovevano venire a contrastare un crimine pericoloso. Si sono però accorti del mal funzionamento di un sistema surreale. Pensate a un comune cittadino, a un lavoratore, che si trova nei guai fino al collo, lontano da casa, davanti a moglie o marito e figli, preso dal panico e magari non riesce ad accedere al fascicolo sanitario in quel momento e viene portato via. Può sentirsi male, gli può venire un infarto per la paura. E’ un fatto gravissimo che cittadini innocenti debbano pagare in questo modo gli errori di un governo fallimentare. Ci sono ritardi ovunque nei caricamenti. Credo che il sistema dell’isolamento non abbia più senso così come equiparare agli arresti domiciliari e relativa evasione chi ha il Covid come sta accadendo ora.”.