Boccia-Sangiuliano, le chat. Lui: "Non ho mai avuto la gioia di un figlio". La finta gravidanza per tenerlo in pugno
L’esposto dell'ex ministro: "Per ricattarmi evocava la premier". Maxi sequestro di dispositivi per registrare tutto: anche gli occhiali con telecamera
Boccia-Sangiuliano, la finta gravidenza e le allusioni: "Sarai un super Babbo..."
Il caso Sangiuliano-Boccia non si spegne. La contromossa dell'ex ministro della Cultura è arrivata con l'esposto alla Procura di Roma. È un ritratto spietato di Maria Rosaria Boccia quello tratteggiato dal suo ex amante nelle 12 pagine della denuncia presentata, insieme al suo avvocato. Un resoconto dettagliato e puntuale dei torti, delle botte e minacce che avrebbe subito da parte dell’imprenditrice di 41 anni di Pompei. Compresa quella di "evocare la premier per ricattarmi", scrive nella denuncia Sangiuliano. Una serie di accuse che hanno portato - riporta La Stampa - il procuratore capo Francesco Lo Voi e l’aggiunto Giuseppe Cascini a indagare la donna per minacce ad appartenente a corpo politico e lesioni aggravate. Ecco dunque Boccia scrivere un whatsapp alla moglie del suo amante il 17 agosto mentre lei e il marito stavano per raggiungere l’hotel Le Agavi di Positano per una breve vacanza con foto dell’albergo allegata: "Buongiorno Federica, io sono qui da ieri. Gennaro mi ha detto che state arrivando. Sicuramente non ti ha detto della mia presenza come io non sapevo che c’era un matrimonio in corso".
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Boccia poi - in base a quanto scritto nell'esposto e riportato da La Stampa - avrebbe finto di essere incinta di Sangiuliano e il 23 agosto, in merito alla sua partecipazione a un convegno a Rimini, gli scrive: "Bravissimo. Come sempre. Un Super Babbo". Infine ancora un'allusione alla paternità: "Noi scappiamo, domani abbiamo la visita di controllo". Tutto falso, tutto inventato. Non c’era alcuna gravidanza. E Sangiuliano nell’esposto precisa: "Io nella mia vita non ho mai avuto la gioia di un figlio. E lei lo sapeva bene". Per questo è andata all’attacco. Sempre puntando alla nomina. Sangiuliano nell’esposto ammette di averla conosciuta il 24 maggio alla presentazione dei candidati delle liste di Fratelli d’Italia per le elezioni europee al Teatro Sannazzaro di Napoli. Si è offerta di collaborare con il ministero "in maniera professionale e ambiziosa".
Poi, agli inizi di giugno, "il rapporto si è trasformato in una relazione di natura affettiva ed extraconiugale". Sarebbe stata - riporta Il Corriere della Sera - la stessa Maria Rosaria Boccia a guidare i carabinieri del Nucleo investigativo nella pesca a strascico ordinata dal pm Giulia Guccione nella sua abitazione di Pompei e a consegnare ai militari l’ampia dotazione di device tecnologici, 15 oggetti in totale. Tra telefonini di vecchia e nuova generazione, tablet, pc, pen drive, schede di memoria e gli occhiali con le microcamere usati per le riprese non autorizzate a Montecitorio ha consegnato un archivio digitale di portata non comune. Ma i legali di Sangiuliano nutrono altri dubbi: "Potrebbe avere altri audio che non ha consegnato".