Bozzoli tradito dall'aria condizionata, dettaglio che ha portato alla cattura

Ulteriori indizi della presenza di Bozzoli erano visibili all'interno della villa, come gli alimenti freschi in frigorifero e...

Di Redazione Cronache
Tags:
bozzoli
Giacomo Bozzoli (Lapresse)
Cronache

Bozzoli e il dettaglio che ha portato alla cattura dell'imprenditore latitante

Il sistema di aria condizionata della villa di Giacomo Bozzoli, sul lago di Garda, era insolitamente in funzione giovedì scorso, segnalando implicitamente la presenza di qualcuno all'interno dell'abitazione.

Questa circostanza ha attirato l'attenzione dei carabinieri, che già si trovavano nelle vicinanze motivati da dubbi sorti in seguito a una telefonata intercettata su una delle linee monitorate. Spinti da questi sospetti, hanno deciso di effettuare una perquisizione dettagliata della residenza.

Durante l'accurata ispezione delle varie stanze, i carabinieri hanno fatto una scoperta significativa: Bozzoli, imprenditore di 39 anni recentemente condannato all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, avvenuto nove anni fa, era nascosto dentro il cassettone del letto. Bozzoli era latitante da dieci giorni e ricercato in tutta Europa e oltre per la sua evasione seguita alla sentenza.

L'intervento dei carabinieri è stato ulteriormente giustificato da altre anomalie riscontrate. Ad esempio, una delle telecamere di sorveglianza esterna della villa era stata manomessa e non copriva più il settore di competenza, come se qualcuno avesse voluto oscurarne la visuale. Questo elemento ha rafforzato i sospetti di una presenza non autorizzata all'interno dell'edificio.

Ulteriori indizi della presenza di Bozzoli erano visibili all'interno della villa, apparentemente disabitata nei giorni precedenti. Gli alimenti freschi nel frigorifero e la presenza di vestiti e articoli personali come un dopobarba nella camera da letto indicavano chiaramente che qualcuno stava vivendo lì.

In particolare, alcuni capi di abbigliamento trovati corrispondevano a quelli che Bozzoli indossava in un filmato di sorveglianza registrato alla reception di un albergo a Marbella, in Spagna, il giorno prima della sua condanna definitiva.

Questi dettagli hanno permesso ai carabinieri di localizzare e arrestare Bozzoli, che è stato successivamente trasferito in carcere, dove attualmente si trova detenuto.