Bruzzone indaga nella mente dei criminali: "Ma nessuno entra nella mia" - FOTO
Dall'animo rock, la criminologa vive tra tribunali, musica e scrittura
Roberta Bruzzone, scava nella mente degli assassini ma, dice: "Nessuno riesce a entrare nella mia"
La nota criminologa Roberta Bruzzone, racconta a Diva e Donna, trascorre le sue giornate nei tribunali per analizzare le personalità di vittime e carnefici. Da un lato empatica, tanto da riuscire a raccogliere le informazioni utili, dall'altro un animo ribelle che esprime nel gruppo Rock Riders Band di cui fa parte come voce femminile insieme al marito chitarrista.
Figlia di un poliziotto e sposata con un poiziotto, la Bruzzone si rivela alle pagine del settimanale come una donna sempre attiva e dinamica che sfreccia nel traffico di Roma per i numerosi impegni professionali. La criminologa spiega quanto sia importante per lei avere al fianco un uomo di carattere, quale è il marito, in grado di non farla mai annoiare.
E che non stia mai ferma lo si capisce anche dal fatto che, tra le mille attività, è riuscita anche a scrivere un libro sul delitto Versace in cui analizza la psiche dell'assassimo, la cui volontà di rendere grandiosa e indimenticabile la sua fine lo porta a colpire un'icona riconosciuta a livello internazionale: un delitto narcisistico, lo stesso che perseguono terroristi.
Tra i profili criminali che la Bruzzone considera "interessanti" c'è Massimo Bossetti: una personalità che gli consente di negare l'evidenza. In generale, la criminologa non crede nella pena di morte o nelle pene corporali, in merito al carcere a vita per Davide Fontana, in seguito all'omicidio di Carol Maltesi, lo definisce "più che adeguato".