Caldo africano e nubifragi: ecco le zone più colpite. Meteo estremo

Meteo, caldo rovente e nubifragi per la prossima settimana

Cronache
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Caldo rovente e nubifragi. Sono queste le due facce della stessa medaglia che caratterizzeranno verosimilmente la prossima settimana durante la quale avremo a che fare sia con un calore in costante aumento e fuori dal normale (tanto da ricordare la temibile estate 2003), con notti quasi tropicali, ma con il rischio di forti temporali e grandinate che a più riprese potrebbero colpire parte del nostro Paese.Ma andiamo con ordine analizzando gli ultimi aggiornamenti della nostra APP ufficiale con i dati del Centro Europeo, tracciando poi una tendenza fino alla fine di giugno.

Partiamo col dire che nelle prossime settimane l'Europa si troverà divisa in due dal punto di vista meteo-climatico: sul bacino del Mediterraneo avremo l'ingombrante presenza del bollente anticiclone africano, mentre alle medio alte latitudini (comparto Atlantico) prenderà invece vigore un flusso di correnti piuttosto fresche ed instabili che riuscirà con l'andare dei giorni a grado di provocare delle ferite al sia pur solido nucleo alto pressorio, con la conseguenza di veri e proprio blitz temporaleschi anche sul nostro Paese.

Nella prima parte della prossima settimana, da lunedì 21 e almeno fino a mercoledì 23, dominerà l'alta pressione africana che, dall'interno del deserto del Sahara, si allungherà verso l'Italia. Analizzando nel dettaglio questa avanzata possiamo vedere chiaramente le caratteristiche intrinseche della massa in questione: si tratta di una bolla d'aria molto calda, di matrice subtropicale, che provocherà oltre a una quasi totale stabilità atmosferica, condita da tanto sole, anche un'impennata delle temperature. Ciò si tradurrà verosimilmente in fiammate di calore con i termometri pronti a schizzare diffusamente almeno fino a 35°C sulle pianure del Nord e pure al Centro-Sud e sulle due Isole maggiori.Discorso leggermente diverso per le nostre Alpi, dove un flusso di correnti più fresche e instabili riuscirà a far breccia nell'anticiclone, provocando tanti temporali, specie durante le ore pomeridiane. Ciò nonostante, il caldo faticherà a dissiparsi anche dopo il tramonto e torneranno quindi le cosìddette "notti tropicali": in climatologia questo termine identifica una notte in cui la temperatura minima è maggiore di 20°C.

Nella seconda parte della settimana potremmo andare incontro ad un'estremizzazione climatica: se al Centro-Sud le condizioni si manterranno molto calde e soleggiate, al Nord dovremo probabilmente fare i conti con delle vere e proprie sfuriate temporalesche a causa di impulsi freschi in discesa dal Nord Europa. Questo è un punto fondamentale: con il caldo aumenta anche l'energia potenziale in gioco e soprattutto i contrasti termici vengono particolarmente esaltati creando un mix micidiale per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche, alte anche fino a 10/15 km. Non escludiamo quindi il rischio di violenti temporali con locali grandinate dapprima sulle Alpi, poi in estensione anche alle vicine pianure: attenzione soprattutto a Piemonte, Lombardia e Veneto.

Nel corso del successivo fine settimana (26/27 giugno) e negli ultimi giorni del mese l'anticiclone dovrebbe tornare a dettare legge su buona parte del Paese, pilotando masse d'aria sempre più calde. La tendenza quindi è per un periodo gi grande stabilità, caratterizzato da valori termici al di sopra delle medie climatiche di diversi gradi: insomma l'incubo della temibile estate del 2003 e più che mai vivo.

fonte www.ilmeteo.it