Caltanissetta, scoperto piano neofascista per controllare i magistrati

L'inchiesta delicatissima ha visto perquisizioni anche a casa di Adriano Tilgher e di altri esponenti della destra.

Di Redazione Cronache
Direzione investigativa antimafia
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Caltanissetta, scoperto un piano neofascista per controllare magistrati "sgraditi"

La Procura di Caltanissetta ha scoperto un piano neofascista per controllare i magistrati. Sono due gli arresti eseguiti dalla Dia: in manette sono finiti l'avvocato Stefano Menicacci e Domenico Romeo. Sono accusati di false informazioni a pubblico ministero aggravate dall'aver mentito in un procedimento per strage. L'inchiesta nasce da alcune intercettazioni che avrebbero rivelato un progetto ispirato dalla ideologia fascista di costituzione di un "Osservatorio" delle attività della magistratura. L'obiettivo era quello di "colpire alcuni magistrati" "non graditi". L'idea era quella di costituire un nucleo segreto che monitorasse la magistratura e in particolare i giudici ritenuti “scomodi”.

Il progetto neo fascista prevedeva la richiesta di appoggio "di altissimi livelli del potere Esecutivo e di altri, avallo che gli associati affermano, nei loro colloqui, di avere già ottenuto". Così spiega la Procura. Ma nessun esponente delle Istituzioni al momento è indagato.

Un’inchiesta delicatissima dunque che vede in uno degli indagati un protagonista di altre indagini che si intrecciano anche con il terrorismo nero.

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Menicacci, 91 anni, è un ex deputato missino, difensore storico dell’eversore nero Stefano Delle Chiaie, fondatore di Avanguardia Nazionale, organizzazione dichiarata fuori legge nel 1976. Nelle scorse settimane la Corte d’assise di Bologna ha inviato alla procura del capoluogo i verbali della sua deposizione al processo sulla strage del 2 agosto del 1980 perché si valutasse se avesse mentito in aula. Menicacci, originario di Foligno, in provincia di Perugia, tra l’altro venne indagato nell’inchiesta sui cosiddetti Sistemi Criminali della Procura di Palermo, poi archiviata, su un presunto golpe che avrebbe visto protagonisti negli anni ’90, in un tentativo di destabilizzazione del Paese, Cosa nostra, massoneria deviata, pezzi di Stato ed eversione nera.

La Dia ha anche perquisito le case di Adriano Tilgher, esponente di spicco della disciolta organizzazione Avanguardia Nazionale (condannato nel 1981 per riorganizzazione del partito fascista), luogotenente dell’eversore nero Stefano Delle Chiaie, dell’avvocato Saverio Ingraffia e del docente universitario Francesco Scala. I decreti sono stati emessi dalla Procura nissena per i reati associazione a delinquere e di violazione della Legge Anselmi sulle associazioni segrete. “Le due vicende non sono collegate, se non parzialmente e solo da un punto di vista probatorio”.

Piano fascista per controllare magistrati "scomodi": i dettagli

I "nuovi fascisti", così si definivano Adriano Tilgher, l’avvocato Saverio Ingraffia e Francesco Scala avrebbero parlato anche di aver avvicinato indirettamente la premier Giorgia Meloni e il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Ma la procura di Caltanissetta ritiene che si sia trattato di millantato credito perché finora non sono emersi elementi in tal senso. Anzi il procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca, evidenzia che finora la premier Meloni “non ha cambiato nelle attività di contrasto alla criminalità organizzata", ha specificato illustrando l'operazione che avrebbe fatto luce su un progetto fascista per screditare "i magistrati sgraditi". 

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