Capuozzo contro Di Maio: "Suo italiano stentato, ho qualche domanda per lui"

“Nel suo italiano stentato il ministro degli Esteri vuole essere definitivo. Avrei qualche domanda per lui, come per Giletti, la veterinaria di Open e altri"

Cronache
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Strage di Bucha, Toni Capuozzo contro il ministro Di Maio

Toni Capuozzo è al centro delle polemiche da giorni per le sue opinioni sulla guerra in Ucraina. In particolare sulla strage di Bucha ha espresso perplessità sul reale svolgimento dei fatti e dei responsabili. 

Martedì 12 aprile, durante nella trasmissione tv Stasera Italia,  il ministro degli esteri Luigi Di Maio è intervenuto sostenendo che “chi sta facendo negazionismo sta alimentando la propaganda russa, che a sua volta alimenta la guerra e quindi morte e orrore. Ed è vergognoso pensare ancora che tutti quei morti siano solo propaganda o effetti speciali”.

Toni Capuozzo gli ha risposto su Facebook: “Nel suo italiano stentato il ministro degli Esteri vuole essere definitivo. Avrei qualche domanda per lui, come per Giletti, per la veterinaria di Open e tanti altri”.
Inizia così un post Facebook intitolato La via del melo, in cui Capuozzo precisa che “non c’è dubbio alcuno che i russi abbiano commesso crimini durante l’occupazione di Bucha. A testimoniarlo ci sono le fosse comuni scavate dietro alla chiesa”.  

Le perplessità dell'inviato riguardano "i morti che dal 3 aprile vengono ritrovati per strada, in quella ormai tristemente famosa via Jablonskaja, la via del Melo”. "Foto da satellitari e da droni retrodatavano la presenza di quegli stessi  corpi almeno al 19 marzo", ma allora, si chiede Capuozzo: "Come si sono conservati i corpi nelle strade per due settimane, in un clima freddo ma umido, con animali randagi e selvatici?
-come mai alcune vittime avevano i fazzoletti bianchi al braccio?
-come mai alcune vittime avevano accanto a sé razioni dell’esercito russo?
-come mai non c’è quasi mai sangue e mai un solo bossolo accanto ai corpi?
-come mai ci sono immagini che ritraggono militari ucraini che trascinano i corpi con cavi, andando oltre la semplice precauzione di spostarli di mezzo metro, rivoltandoli, così da appurare che non siano minati?".

L'ipotesi avanzata da Capuozzo è che quei cadaveri “non appartenessero all’orrendo capitolo precedente (i russi se n’erano andati il 30 marzo) ma fossero il risultato di un’operazione di un corpo speciale della polizia ucraina (ho riportato l’articolo della stampa ucraina che annunciava la caccia a Bucha di sabotatori e collaborazionisti). Oppure che fossero vittime dei russi recuperati dalle cantine e dai cortili e disposte sulla strada a beneficio delle televisioni. Come ricorderete, a smentire questa ipotesi apparvero subito foto da satellitari e da droni che retrodatavano la presenza di quegli stessi corpi almeno al 19 marzo”.