Carabinieri e arretrati non pagati, ira sindacati: "Abbiamo diritto ai nostri soldi". L'appello a Meloni

L'associazione Pianate Sindacale Carabinieri scrive direttamente alla premier Meloni: "Abbiamo diritto ai nostri arretrati, dobbiamo essere pagati"

di Redazione
I Carabinieri durante il blitz
Cronache

Carabinieri e arretrati non pagati, Pianeta Sindacale scrive una lettera alla premier Meloni 

Arretrati non pagati, aumenti "miseri" e diritti compromessi: il segretario generale dell'associazione Pianeta sindacale Carabinieri Vincenzo Romeo scrive direttamente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la speranza di sbloccare una situazione che sta mettendo in crisi l'intera Arma. "Presidente del Consiglio, quando nel corso di un incontro presso la Funzione Pubblica sono stato rimproverato per averla chiamata Giorgia, ho avuto la piena sensazione che quello non era il posto giusto, quello non era il luogo dove i Carabinieri avrebbero trovato la giusta considerazione che meritano. Mi sono permesso di appellarmi a Lei con il nome Giorgia, chiedendoLe un incontro, non certamente per venir meno al grande rispetto che ho in primo luogo per la donna, per l’onorevole e per il Presidente del Consiglio", scrive Romeo. 

"Noi Carabinieri abbiamo ben chiaro il concetto di autorità ed il rispetto che è dovuto alle cariche istituzionali che deriva loro dal rappresentare i cittadini e quindi quali massime espressioni della democrazia. L’ho chiamata Giorgia, perché quel messaggio che ha accompagnato la sua corsa verso palazzo Chigi fatto di vicinanza alle persone, al punto da voler essere chiamata come uno di noi con il nome di battesimo, ci aveva positivamente colpito. Mi creda, il richiamo alla sua carica ed alla sua funzione anche in termini formali mi ha fatto vedere quanto fossero lontane le persone che interloquivano con noi che nonostante la loro alta professionalità ed indubbia capacità erano tuttavia espressione di un corpo burocratico amministrativo che procede su vie diverse dalle nostre. Non sono stato eletto Segretario Generale di una associazione a carattere sindacale per assistere ancora una volta alla mortificazione dei Carabinieri, privati degli arretrati e con aumenti a regime di poche decine di euro".

"Sono anni, si legge ancora, che continuiamo a chiedere il ripristino della dotazione organica, l’attribuzione di risorse che diano dignità ad una funzione cardine del vivere civile, l’avvio di un sistema previdenziale che tenga conto della nostra specificità e dei sacrifici ad essa connessi. Oggi vediamo come queste richieste vengano sostenute anche dalle maggiori confederazioni sindacali di polizia e da altre associazioni di militari, segno che forse quello che chiediamo da anni non è poi così privo di fondamento o frutto di una voglia di “visibilità sindacale” come anche nel tavolo tecnico ci si è accusati". 

"Signor Presidente del Consiglio, Giorgia, come ha chiesto a tutti gli italiani di chiamarla, i Carabinieri vengono dalla gente comune, spesso da famiglie economicamente in difficoltà, ma sono dotati di un elevatissimo senso del dovere e dello Stato e della capacità di servire i cittadini spesso anche a rischio della loro vita. Hanno però bisogno di interlocutori che li comprendano, che sappiano capire cosa vuol dire uscire di servizio e non sapere se si farà rientro, cosa vuol dire essere aggrediti ormai quasi impunemente e di contro essere considerati quali normali dipendenti pubblici, cosa vuol dire essere sottoposti alla disciplina militare e quindi in parte cittadini a diritti limitati, compresi quelli sindacali".

"I carabinieri non faranno mai mancare il loro aiuto ed il loro sostegno ai cittadini perché vengono da essi e per essi lavorano ogni giorno. Sappiamo che questo è un momento difficile per le finanze dello stato, ma pretendiamo rispetto, pretendiamo il giusto riconoscimento di quello che ormai da più di 200 anni facciamo per assicurare una vita migliore agli italiani, pretendiamo la stessa dignità delle forze di polizia europee. Sappiamo che Lei questi aspetti li conosce perché, come noi, ha lottato per raggiungere il livello di responsabilità che ricopre. Ci incontri Signor Presidente, ci permetta di confrontarci con Lei su quello che è possibile fare per garantire anche ai Carabinieri una vita migliore. Questo i Carabinieri lo meritano. Nel ringraziarla per l’attenzione le inviamo i sensi della più alta considerazione", conclude Romeo. 

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