Caramelle alla cannabis per adescare i bambini, in vendita sui social

Almeno 6 bambini (di cui uno di soli 8 anni) nel Regno Unito sono stati portati in ospedale dopo aver mangiato questi dolci particolari

di Antonio Amorosi
Cronache
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La tendenza del momento: adescare i bambini per farli poi diventare corrieri della droga. La nuova tendenza con le “gommose” piene di cannabis vendute sui social

Quante volte ci è stato detto: “Non accettare caramelle dagli sconosciuti. C’è la droga!”. Chi è cresciuto negli anni '70 e ‘80 si è sentito ripetere questo tormentone delirante per anni. Come se qualcuno avesse creato la tossicodipendenza in Italia distribuendo caramelle per strada. Bene: è diventata realtà. La tendenza del momento è adescare i bambini con le caramelle ma piene di cannabis. I dolci con la cannabis, confezionati per assomigliare a sacchetti dei marchi più famosi, vengono venduti e promossi sui siti dei social media più diffusi come Facebook, Instagram, TikTok, Twitter e Snapchat. O se si va sulla App Telegram ci sono interi canali dedicati alle cosiddette gommose, ma parliamo di dolciumi particolari perché contengono alte dosi di THC, il principio attivo della cannabis. Lo sballo è assicurato.

La polizia nel sud-est dell'Inghilterra ha avvertito che i pacchetti dai colori vivaci sono falsamente etichettati come marche di dolci popolari ma solo per attrarre i più giovani, non hanno infatti alcun legame con i marchi legittimi citati su alcune confezioni. E parliamo anche di ragazzini in età scolare.

La scoperta emerge dopo che un venditore di queste “gommose” ha aggiunto per errore un giornalista di Sky News UK su Instagram a un account che vendeva proprio dolci alla cannabis.

Almeno 6 bambini sono stati portati in ospedale dopo aver mangiato questi dolci particolari, tra cui uno aveva appena 8 anni.

“I dolci vengono regolarmente promossi e venduti insieme a droghe di classe A tra cui eroina, cocaina e LSD, oltre a grandi quantità di marijuana”, ha spiegato la giornalista investigativa di Sky News UK Sanya Burgess.

"Sappiamo anche che le bande coinvolte nei confini della contea del sud est utilizzano una serie di tattiche per prendere di mira i giovani vulnerabili”, hanno spiegato i poliziotti alla giornalista, “e i rapporti suggeriscono che i social media vengono utilizzati per pubblicizzare la vendita di dolci alla cannabis, potenzialmente per attrarre proprio i giovani".

Le droghe sono indirizzare ai più giovani perché questi ultimi vengano poi utilizzati come corrieri della droga (le caramelle), da consegnare e vendere ai consumatori nelle città e nelle aree rurali.

Cercando su Telegram la gamma di "gummies" è ampia, vengono visualizzati molti gruppi di migliaia di persone, gruppi che appaiono e scompaiono e modificano le denominazioni del prodotto in una continua attività di camuffamento. Molti canali e profili sono stati bannati o cancellati a seguito dello scandalo scoppiato in UK. Ma quasi tutte le forze di polizia in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord hanno avuto problemi con i “dolci” nella loro zona e l'80% ha lo ha confermato a Sky News UK.

Una tendenza che come tutte potrà presto sbarcare anche in Italia, coinvolgendo le bande di ragazzini borderline delle periferie del Belpaese.

Il dipartimento per le politiche della famiglia ha relazionato che “sono circa 360.000 (13,9%) gli studenti che hanno utilizzato almeno una volta nella vita una o più delle cosiddette nuove sostanze psicoattive (cannabinoidi sintetici, oppioidi sintetici, ecc.).

Gli studenti che riferiscono di avere sperimentato la cocaina almeno una volta nella vita sono poco più di 88.000 (3,4%), 49.000 quelli che ne hanno fatto uso nel corso del 2017 (1,9%) e quasi 33.000 quelli che l’hanno usata nel mese antecedente la compilazione del questionario (1,3%)”.

Il centro di recupero dipendenze San Nicola di Arcevia (Ancona) sostiene che il consumo di droga tra i giovani italiani sia massivo: “Nel 2018, erano circa 88.000 i ragazzi tra i 15 e i 19 anni che hanno ammesso di aver assunto almeno una volta sostanze psicoattive: più o meno 1 su 3 tra quelli che andavano ancora a scuola. Le informazioni successive, però, sono ancora più allarmanti. Infatti l’età media si sta gradualmente abbassando, arrivando anche a 11-14 anni. L’uso e l’abuso di droga non si limitano ai teenager, ma interessano anche i bambini”.

Nel Regno Unito alcuni prodotti che utilizzano il CBD (il cannabidiolo che ha molti impieghi terapeutici), una sostanza chimica presente nella cannabis, sono in vendita legittimamente nei negozi di tutto il Regno Unito, ma questi dolci sono illegali e contengono alti livelli di THC.

Molti prodotti sembrano essere stati arrivati nel Regno Unito dalla California, dove le leggi sulla droga sono diverse.

“Caramelle da uno sconosciuto” era il titolo di un famoso thriller italiano anni ‘80 in cui un uomo adescava una prostituta. I tempi sono cambiati, siamo tornati alle origini: con le caramelle si adescano i bambini... ma oggi sono davvero piene di cannabis.