Cardinal Sepe: uomo a tutto tondo. Imbarazzanti manifestazioni coreografiche

L'ultimo “show” il 19-9 con il sangue di San Gennaro

Di Giuseppe Vatinno
Crescenzio Sepe
Cronache

Anche un “corso” esoterico di magia con la tecnica della masturbazione femminile
 

Ci siamo occupati ieri dello strano caso di un cardinale della Chiesa universale di Roma, Crescenzio Sepe, che ha mandato poco cristianamente gli inviati di Report “a farsi fottere” (leggi l'ultimo articolo). 

A parte il linguaggio coreografico e colorito non adatto al suo ruolo, magari eredità della zona di provenienza del prelato, l’hinterland casertano, il tema trattato non è da poco perché riguarda la gestione dell’immenso patrimonio della curia napoletana. È il caso di verificare, come dice Report, se la situazione sia fuori controllo, come è probabile a vederne lo stato di degrado.

Comunque Sepe aveva indetto ieri, dopo la trasmissione di Report della domenica, una conferenza stampa di replica dicendo che l’affitto dell’hotel di lusso va già ai bisognosi ed inoltre "non tutte le chiese presenti a Napoli appartengono alla diocesi, quelle che fanno capo alla Curia sono appena il 15 per cento".

In questa occasione se ne è uscito con un’altra frase, peggio pure della prima: “Io non dico parolacce ai giornalisti. La prossima volta li riempio di maleparole”. Quindi dopo l’“andate a farvi fottere” che non sarebbe una parolaccia il cardinale minaccia ben altro, del resto ormai tutto aumenta anche il livello delle contumelie.

A sua volta Report ha replicato con un post su Facebook che:

“La maggior parte delle chiese mostrate nel servizio di Report dipende direttamente dalla Curia di Napoli. È il caso di Sant’Arcangelo a Baiano, la cui facciata cinquecentesca è riconoscibile per i trentennali abusi edilizi;

di San Francesco delle monache dove il regista cileno Alejandro Jodorowsky dedito alla psicomagia, ha tenuto un corso in cui addirittura si è parlato di masturbazione femminile;

di San Potito trasformato in “polo museale” a pagamento.

Si tratta di immobili sacri per i quali – non essendo stata cambiata la destinazione d’uso – è prevista ancora l’esenzione dall’Imu.

Per le altre chiese che non appartengono più alla Curia è stato specificato nel servizio giornalistico che negli anni sono state vendute a privati".

Insomma ora emerge che oltre alla festa di Halloween con ragazze seminude che ballavano in una Chiesa ancora consacrata e ceduta dalla Curia ad una organizzazione c’è stato anche un “corso” esoterico di magia con la tecnica della masturbazione femminile.

Al di là dell’aspetto economico della vicenda qui emerge un aspetto etico che non dovrebbe assolutamente essere tralasciato ed avrebbe bisogno di maggiore considerazione.

Ma è possibile che si permettano tali eventi in luoghi consacrati e che la Curia non sia intervenuta per tempo?

Il Cardinal Sepe era il responsabile all’epoca dell’accordo ed è ancora arcivescovo emerito di Napoli nonostante quello che è successo.

È opportuno che resti ancora al suo posto vista anche la meritoria campagna che Papa Francesco sta conducendo per moralizzare la Chiesa?

Sepe non è nuovo a imbarazzanti manifestazioni - diciamo così - coreografiche.

Ad esempio, nel 2015, presente il Papa, la fece grossa (la figura) quando nel duomo di Napoli, e nel pieno dei suoi poteri vescovili Sepe commentò ad alta voce il comportamento entusiastico delle suore:

“Adesso se lo mangiano. E queste sono quelle di clausura, figuriamoci le altre!"

Una battuta che mise in imbarazzo lo stesso Bergoglio a cui non rimase che sfoderare un interdetto sorrisetto sorpreso di circostanza.

E per completare l’opera il Cardinale se ne uscì con un: “sorelle, tenimmo che ffa” congedandole brutalmente dopo l’esibizione di entusiasmo e spegnendo il loro virginale afflato.

Insomma Sepe trasformò una visita solenne del Santo Padre in una sorta di siparietto alla Totò assolutamente inopportuno alla solennità dell’evento.

Uno degli ultimi “showSepe lo aveva tenuto il 19 settembre scorso per la liquefazione del sangue di San Gennaro, quando il suo proverbiale carattere espansivo lo aveva portato a festeggiare con l’ormai ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dimenticando che una cosa è il San Paolo (ora stadio Maradona) e una cosa è invece San Gennaro.

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