Carrai, nel dossier Copasir i rapporti con Mossad, 007 e l'oligarca ex Kgb

La Gdf ricostruisce le relazioni dell'imprenditore vicino a Renzi

Marco Carrai, imprenditore
Cronache

Da Israele alla Russia, i rapporti di Carrai nel dossier chiesto in passato dal Copasir

I servizi israeliani, l'oligarca russo e gli 007 italiani. Il Fatto Quotidiano ricostruisce oggi in un lungo articolo un documento di 457 pagine curato alcuni anni fa dalla Guardia di finanza su richiesta del Copasir. Al centro, i rapporti di Marco Carrai, lo storico consigliere di Matteo Renzi. Il documento non costituisce parte di un'indagine in essere, dunque, e il loro contenuto non è più coperto da segreto, spiega il Fatto, dopo che è stata archiviata la denuncia ddello stesso Carrai contro i pm di Firenze per il sequestro di chat e mail che era stato poi annullato dalla Cassazione nel 2022.

Si legge su Il Fatto Quotidiano: “Carrai – scrive la Finanza – ha intrattenuto chat e corrispondenza email con esponenti dei servizi e delle forze di polizia”: ha “rapporti con esperti di cybersecurity con trascorsi negli apparati israeliani, alte cariche dello stato di Israele, nonché il presidente del Togo e personalità collegate”.

Tra gli episodi citati dal Fatto, la cena con il direttore del Mossad Yossi Cohen a gennaio 2016 in Israele, un incontro che preannuncia a Marco Minniti. "Un primo incontro tra i due era già avvenuto nel luglio del 2015. I contatti in Israele sono molti", scrive Marco Grasso. Si parla poi di Igor Sechin, "oligarca russo molto vicino a Vladimir Putin, Ceo del colosso petrolifero Rosneft, ed ex spia del Kgb. Nell’ottobre del 2014 Carrai scrive a Renzi" che ha avuto il via libera per prendere contatto con lui, scrive sempre il Fatto.

Per la Finanza, prosegue ancora il Fatto Quotidiano, a Carrai non mancavano “frequenti e diretti contatti con Giampiero Massolo (direttore del Dis) e Alberto Manenti (direttore dell’Aise); funzionari come Benny Nirestein (Aise) e Giuseppe Del Deo (Aisi, servizio interno), o Valerio Blengini, capocentro Aisi a Firenze diventato poi vicedirettore".

 

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