Cartier fa causa a Tiffany per furto di segreti commerciali
Il brand newyorkese avrebbe assunto l'ex junior manager di Cartier per ottenere informazioni sulla collezione "High Jewelry"
Cartier accusa Tiffany di concorrenza sleale
Cartier accusa Tiffany di concorrenza sleale e la porta in tribunale. Secondo l’accusa, Tiffany avrebbe rubato segreti commerciali per i suoi gioielli di lusso tramite l’assunzione di Megan Marino, ex manager della maison del gruppo Richemont. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, citando alcuni documenti depositati presso il tribunale di New York.
“Cartier – ha dichiarato l’azienda in uno statement diffuso dalla stampa internazionale – rispetta pienamente il diritto dei suoi concorrenti di perseguire i propri obiettivi di business. In questo caso, tuttavia, le ambizioni commerciali di Tiffany hanno superato il confine tra il normale corso degli affari e la concorrenza sleale”.
Secondo quanto denunciato dal gruppo Richemont, Tiffany avrebbe assunto la junior manager per ottenere informazioni sulla collezione “High Jewelry” di Cartier. I dati ricavati dagli alti dirigenti del marchio Usa, quindi, sarebbero da ritenersi “inappropriati”.
Non è tardata la risposta del brand newyorkese “Tiffany nega formalmente queste accuse infondate e intende difendersi con forza”. Cartier, già nel 2014 aveva accusato un ex dirigente pubblicitario di aver tentato di rubare segreti commerciali per Tiffany.
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