Casarini, agganci di peso in Europa. E spunta Soumahoro: "Abou è dei nostri"
Così l'ex non global e il suo gruppo riuscivano a fare pressioni sulle politiche statali ed europee, dai Decreti Sicurezza a Frontex. Le intercettazioni
Casarini, non solo i soldi dalla Chiesa. Ecco tutta la rete di "poteri forti"
Emergono nuovi dettagli sul caso che tra travolto Luca Casarini e il suo gruppo, imputati a Ragusa per "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". Spunta una vera e propria rete di protezione attorno alla Ong dell'ex no global. Una squadra - si legge su La Verità - che andava dai socialisti statunitensi di Bernie Sanders all'ex ministro greco Yanis Varoufakis sino all'attuale presidente del Parlamento Ue, la maltese Roberta Metsola. Ma spunta anche il particolare rapporto con Aboubakar Soumahoro, il parlamentare ex Verdi e Sinistra Italiana finito al centro dello scandalo per la vicenda delle coop di famiglia. Il gruppo Casarini e il deputato si spalleggiano. I primi aprono al secondo le porte del Vaticano e l'ex sindacalista, quando Mediterranea è insidiata dai concorrenti di ResQ, fa una scelta di campo si iscrive all'associazione.
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Il cappellano a bordo della nave svela in una chat gli accordi tra le parti "Mi ha chiesto Soumahoro - dice don Mattia Ferrari e lo riporta La Verità - di girare al cardinale Czerny il video in cui si rivolge al Papa". E aggiunge: "Stasera Czerny mi ha scritto dicendo di guardare l'udienza domani. Quindi penso che il Papa citerà le lotte di Abou". Effettivamente poi il Papa in udienza parla di Soumahoro e delle sue battaglie e Casarini capisce che che lui può essere un ottimo aggancio: "Mi ha detto che sarebbe felicissimo di collaborare con Mediterranea". Ma il gruppo si muove su più fronti e grazie a Sanders e Varoufakis e la loro rete di protezione, lavorano per combattere contro le grandi potenze. Sempre don Mattia spiega come: "Stanno preparando una battaglia contro Frontex. Con molti movimenti di tutto il mondo". Ma riescono ad arrivare fino ai vertici del parlamento Ue: "La nuova presidente Metsola - dice don Mattia - è maltese ed è in stretto contatto con Scicluna. Possiamo coinvolgerla nel sistema di pressing, con loro ha sempre lavorato bene".