Caserta, schiaffi e bimbi strattonati all'asilo: arrestate tre maestre
Le tre donne, una 25enne e due 50enni, sono state incastrate dalle immagini delle telecamere installate dai carabinieri
Caserta, arrestate tre maestre: schiaffi, strattoni, urla e modi violenti contro i bambini all'asilo
È quanto emerso dall'indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere su un asilo di Casapulla, in provincia di Caserta. L'inchiesta ha portato agli arresti domiciliari, per maltrattamenti pluriaggravati, tre maestre dell'istituto. Si tratta di una di 25 anni, in servizio da appena due mesi, e due 50enni, che lavoravano nella scuola dell'infanzia da tempo.
I fatti risalgono allo scorso autunno. Dalle ricostruzioni delle indagini sono risultate essere state messe in atto "reiterate condotte di violenza fisica e psicologica, nonché gravi omissioni nella cura e assistenza", con maltrattamenti "sistematici".
Tutto è partito dalla denuncia di una madre di due bimbe della scuola ai carabinieri. In particolare la più grande delle due bimbe aveva raccontato al genitore di essere stata imboccata con violenza dalle maestre durante la mensa. La madre ha poi scoperto che lo stesso trattamento veniva riservato anche alla più piccola.
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Caserta, maestre incastrate dalle telecamere e dai messaggi WhatsApp
In seguito alla segnalazione, i carabinieri della Stazione di San Prisco e della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno messo sotto controllo i cellulari delle tre maestre che si occupavano delle due classi in cui erano le sorelline, e all'interno delle aule hanno installato delle telecamere.
Sono state proprio le immagini delle telecamere a mostrare che i maltrattamenti delle tre maestre erano sistematici. Schiaffoni, strattoni, grida e modi violenti, specie quando i bimbi facevano qualche capriccio durante i pasti.
Elementi di prova sono, inoltre, emersi dai messaggi scambiati dalle insegnanti su WhatsApp e dai racconti di altri genitori. Le tre maestre, nei prossimi giorni, saranno sottoposte agli interrogatori di garanzia davanti al gip che ha firmato il provvedimento cautelare.
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