Caso Arena di Verona, Lucio Presta querela Amadeus: "Ha detto il falso sotto giuramento"

Il gip ha accolto la richiesta di archiviazione dell'indagine su Presta e la concessione dell'anfiteatro veronese per gli spettacoli "Amore più Iva" di Checco Zalone

di redazione cronache
Tags:
amadeusconcessioni arena di veronalucio prestaquerela
Lucio Presta e Amadeus
Cronache

Il manager Presta querela lo showman Amadeus sul caso concessione dell'Arena di Verona: "Pur sotto giuramento ha riferito fatti e circostanze del tutto inventate"

Lucio Presta, manager dei vip, ha annunciato una querela nei confronti di Amadeus in merito alla concessione dell'Arena di Verona per lo spettacolo di Checco Zalone "Amore più Iva", organizzato e prodotto dalla Arcobaleno Tre. La posizione di Presta è stata archiviata oggi, venerdì 9 agosto, dopo la richiesta presentata lo scorso 17 luglio dal manager e il suo avvocato. Ora, saranno loro a dare battaglia: infatti, hanno deciso di querelare lo showman più conosciuto d'Italia perché, dopo essere stato chiamato come testimone, ha spiegato l'avvocato Antonio Cersosimo di Lucio Presta, Amadeus "pur sotto giuramento ha riferito fatti e circostanze del tutto inventate e prive di fondamento alcuno".

Il legale spiega che dopo lo spettacolo di Checco Zalone tenutosi il 5 e il 6 giugno 2023 all'Arena di Verona, "una persona ha presentato un esposto alla Procura, sostenendo che nella concessione dell'Arena ci fosse qualcosa di torbido tra Presta e Gianmarco Mazzi (all'epoca amministratore unico dell'anfiteatro, oggi senatore e sottosegretario alla Cultura). Da qui, la Procura di Verona ha avviato le indagini e a marzo 2024 sono stati perquisiti gli uffici di Arcobaleno Tre con l'acquisizione dei dati del cellulare e del computer di Lucio Presta», riferisce l'avvocato, sottolineando che ovviamente «Mazzi da parlamentare non sarebbe stato iscritto". Durante le indagini viene sentito anche Amadeus come testimone, il quale "sotto giuramento ha affermato cose del tutto false, in particolare sui rapporti tra Mazzi, Presta e Checco Zalone per cercare di creare dissapori tra il manager e l'attuale sottosegretario alla Cultura". Per questo, ha continuato Cersosimo, "sporgeremo querela nei confronti del conduttore televisivo". In merito alla richiesta di archiviazione presentata da Presta e accolta oggi dal Gil, l'avvocato ha commentato: "Ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, abbiamo la conferma della correttezza professionale e dell'onestà di Lucio Presta. Una bella notizia".

LEGGI ANCHE: Lucio Presta, la holding Arcobaleno Tre passa interamente ai figli: retroscena