Caso Klinger, il delitto del medico dell'Inter collegato ai killer di Vicenza

I Fioretto e il dottore uccisi con la stessa arma giocattolo modificata per sparare colpi veri. Si riapre un caso di cronaca nera del 1992

Di Redazione Cronache
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Omicidio Klinger, scoperto l'assassino dopo 32 anni. Stessa arma usata per altri delitti

Si riapre un caso di cronaca del 1992, si tratta dell'omicidio dell'ex medico dell'Inter Roberto Klinger, ucciso il 18 febbraio del 1992 sotto casa sua a Milano. Durante il processo relativo ad altri due omicidi ma avvenuti un anno prima a Vicenza, dell’avvocato Pierangelo Fioretto e di sua moglie Mafalda Begnozzi, il 25 febbraio del 1991 è emerso qualcosa di clamoroso: l'arma del delitto è la stessa. La svolta - riporta Il Corriere della Sera - è arrivata con l'arresto di uno dei due presunti killer, incastrato proprio da due prove scovate dalla scientifica grazie alle nuove tecnologie e incrociate con l’indagine del pm: il dna estratto da un guanto di pelle lasciato da uno degli assassini e alcuni frammenti di impronta digitale trovati sul silenziatore dell'arma.

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Pochi dubbi: dna e impronta sono suoi. Venendo agli elementi comuni con il caso Klinger, rimasto irrisolto, le due procure interessate, Milano e Vicenza, - prosegue Il Corriere - hanno avviato un'interlocuzione. L’indizio forte è l’arma, molto particolare: una Molgora calibro 7.65. Si tratta di una pistola giocattolo modificata attraverso la sostituzione della canna originale in modo che possa sparare. Nel delitto Fioretto entrambe le Molgora usate dai due killer erano state ritrovate: una vicino al luogo del delitto, l’altra sull’argine del fiume Bacchiglione. Quanto a Klinger, che tra l’altro venne ucciso il giorno dopo l’arresto di Mario Chiesa (il primo di Mani Pulite), fu la perizia balistica a individuare l’insolita arma. Svolta dopo 32 anni.