Caso Martina Rossi, la Cassazione rinvia al 7 ottobre l'udienza

La prescrizione estinguerà l'ultimo reato rimasto contro i due imputati il 16 ottobre

Cronache
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Caso Martina Rossi, la Cassazione rinvia al 7 ottobre l'udienza. La prescrizione del reato rimanente maturerà il 16 ottobre

Nessun rischio quindi di prescrizione nel rinvio del processo stabilito dai giudici del collegio feriale di piazza Cavour ai quali era affidata l'udienza del processo sulla morte della studentessa genovese di 20 anni, morta il 3 agosto 2011 precipitando da un balcone al sesto piano dell'hotel Santa Ana di Palma di Maiorca, mentre secondo l'accusa  cercava di fuggire da un tentativo di stupro di gruppo.

E' stata accolta l’eccezione preliminare presentata dai difensori dei due imputati, Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, condannati a 3 anni per tentata violenza sessuale nel processo di appello bis a Firenze lo scorso 28 aprile. 

"Rispettiamo la decisione della Corte, dopo 10 anni per noi è necessario accettare questa corsa a ostacoli, ma non è che ci faccia piacere", commentano Bruno Rossi e Franca Murialdo, genitori di Martina Rossi. "Dopo 10 anni di sofferenza, ci aspettiamo che almeno venga consolidato quel pezzettino di verità che è rimasto. Sono riusciti a fare un processo alla vittima, poi però tanta gente ha lavorato per cercare di capire cosa era successo" hanno aggiunto. Per il legale dei genitori, l’avvocato Stefano Savi, "c’è un po’ di tristezza e amarezza per questo rinvio ma la cosa importante è che sia stato fissato al 7 ottobre e quindi entro i termini di prescrizione".

La vicenda giudiziaria

In primo grado davanti al tribunale di Arezzo il 14 dicembre 2018, Vanneschi e l'amico Alessandro Albertoni vennero condannati a 6 anni di reclusione per tentato stupro e morte in conseguenza di altro reato. Il 9 giugno 2020 la Corte d'appello di Firenze aveva poi assolto Albertoni e Vanneschi "perché il fatto non sussiste". La Cassazione però il 21 gennaio scorso ha annullato la sentenza di assoluzione disponendo un nuovo processo per i due imputati. Poi l'appello bis a Firenze lo scorso 28 aprile, conclusosi con la condanna a 3 anni per i due imputati( per tentata violenza sessuale di gruppo), essendosi prescritto l'altro reato. Per i giudici della Corte d'appello di Firenze, come si legge nelle motivazioni del processo bis, appare "provato al di là di ogni ragionevole dubbio che Martina Rossi, la mattina del 3 agosto 2011, precipitò dal terrazzo della camera 609 dell'albergo dove alloggiava, nel tentativo di sottrarsi a una aggressione sessuale perpetrata a suo danno dagli imputati". Sulla condanna a 3 anni con l'udienza del prossimo 7 ottobre potrebbe finalmente arrivare la decisione definitiva sulla lunga e tragica vicenda.

La difesa: "Certi dell'innocenza degli imputati, non ci sono indizi"

“Sono profondamente convinto dell’innocenza del mio assistito. Non parlo solo da avvocato ma lo dico anche da ex poliziotto: non c’è un indizio per poter condannare i due imputati”, ha dichiarato all’Adnkronos l’avvocato della difesa di Vanneschi, Stefano Buricchi. “Guardiamo all’udienza del 7 ottobre in Cassazione con fiducia – aggiunge - convinti delle motivazioni a fondamento dei ricorsi che abbiamo presentato”.