Open, i pm ricorrono alla Consulta sul no del Parlamento alle chat di Renzi

Il gup deciderà se rivolgersi alla Corte per valutare la legittimità della decisione di Camera e Senato di non intercettare alcuni parlamentari

Di Redazione Cronache
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Sarà la gup, Sara Farini, a decidere se chiamare in ballo la Corte Costituzionale o no sul caso Open. La sua decisione prevista per il 14 ottobre

Sul processo alla Fondazione Open e sulle chat tra Renzi, Boschi e Bonifazi mai visionate, la Procura di Firenze, guidata dai pubblici ministeri Luca Turco e Antonino Nastasi, ha chiesto al gup, Sara Farini, di sollevare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato davanti alla Corte Costituzionale. Infatti, la scorsa primavera, il Parlamento italiano ha respinto la richiesta della Procura fiorentina di sequestrare la corrispondenza elettronica di Renzi (chat e mail) e dei parlamentari Boschi e Bonifazi, nell'ambito del processo sui presunti finanziamenti illeciti alla Fondazione Open, perché il sequestro non era stato preventivamente autorizzato dalle Camere. Questo è il risultato dell'udienza preliminare del processo sulla Fondazione Open in cui i sopracitati e altre personalità sono indagati per il reato di violazione alla legge sul finanziamento dei partiti. I pubblici ministeri fiorentini contestano che le Camere abbiano esorbitato dai loro poteri e valutato non correttamente le prerogative parlamentari garantite dalla Costituzione. La gup Farini si esprimerà nella prossima udienza del 14 ottobre 2024. 

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