Caso Palamara, "Gratteri è un fascista e Minniti un leccac...". Il nuovo libro

Dalle intercettazioni emerge il rapporto tra il togato Emilio Sirianni e l'ex sindaco Mimmo Lucano: "Lo aiutava lui a difendersi nel processo e il Csm sapeva"

Cronache
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Caso Palamara, "La magistratura di sinistra difendeva Mimmo Lucano"

Luca Palamara torna a parlare e lo fa attraverso un nuovo libro scritto a quattro mani con il direttore di Libero Alessandro Sallusti, in cui rivela nuovi fatti inediti sul mondo della magistratura. L'ex togato chiama in causa un collega che si è occupato del caso di Mimmo Lucano, l'ex sindaco di Riace condannato a 13 anni di carcere per una serie di reati: associazione a delinquere, truffa, falso e abuso d'ufficio. "Il giudice della Corte d'Appello di Catanzaro Emilio Sirianni - rivela Palamara nel suo libro "Lobby e logge" - è uno dei duri e puri della corrente Magistratura democratica, quella di sinistra. Sirianni era amico di Lucano, più che amico durante l'inchiesta era diventato il suo consulente legale e politico. Quindi il tribunale di Locri indagava e quello di Catanzaro lo difendeva. E' stato Sirianni a redarre le controdeduzioni e le note difensive e a suggerire il tenore delle dichiarazioni da rendere alla stampa".

"La procura di Locri - prosegue Palamara e lo riporta Libero - ha archiviato la pratica Sirianni pur mettendo nero su bianco che il comportamento mantenuto è stato poco consono a una persona appartenente all'ordine giudiziario, peraltro consapevole di parlare con una persona indagata". Agli atti dell'inchiesta c'è anche la conversazione tra Sirianni e Lucano, il magistrato tira in causa anche Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro. Al telefono Lucano sembra preoccupato per le parole di Gratteri, ma Sirianni lo rassicura. "Lascialo stare, è un fascista di merda ma soprattutto un mediocre e ignorante". Ce ne è anche per l'allora ministro degli Interni Marco Minniti, che in Calabria è un'autorità assoluta. Per la sua politica rigida sull'immigrazione viene definito da Sirianni "uno pseudo comunista burocrate che ha leccato il culo a D'Alema per tutta la vita". La replica di Palamara. "Strano che tutte queste intercettazioni non siamo mai uscite sui giornali e ancora più strano che non siano mai arrivate al Csm, e non penso che sia stato un disguido delle poste".

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