Caso Pelicot: in manette il fondatore di "Coco", il sito usato per gli stupri di Giséle

L'uomo, di nazionalità italiana, è stato accusato di aver facilitato transazioni illegali da parte di gruppi criminali organizzati. Il sito era stato chiuso lo scorso giugno

di Redazione News

Gisèle Pelicot

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Francia: caso Pelicot, incriminato il fondatore del sito per adulti usato dal marito di Gisele

E' stato incriminato in Francia il fondatore e amministratore del sito per adulti Coco.fr usato da Dominique Pelicot per reclutare sconosciuti a cui fare violentare la moglie sedata Gisèle. L'uomo, identificato come Isaac Steidl, 44 anni, nato in Francia ma con nazionalità italiana dopo aver rinunciato a quella francese nel 2003, arrestato martedì scorso dopo essere tornato volontariamente in Francia dall'estero, è stato accusato di aver facilitato transazioni illegali da parte di gruppi criminali organizzati.

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Pelicot, che aveva usato la chatroom del sito "A son Insu", era stato condannato a 20 anni di carcere il mese scorso. Il sito Coco era stato chiuso nel giugno del 2024 per ordine delle autorità francesi, nel momento in cui era stata aperta una inchiesta. Steidl aveva aperto il sito nel 2003 grazie all'aiuto dei genitori che gli avevano fornito i duemila euro necessari all'impresa, dopo una laurea in ingegneria informatica. Nato come sito di incontri è stato usato da spacciatori, pedofili, predatori sessuali. La polizia ha reso noto di aver bloccato 5 milioni di euro su conti bancari legati al sito in Ungheria, Lituania, Germania e Olanda. Il sito sarebbe secondo gli inquirenti coinvolto in 23.051 casi penali, con 480 vittime.

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