Chi è Alessia Piperno, l'italiana arrestata a Teheran, perché si trova in Iran

La 30enne romana ha postato su Instagram l'ultima foto il 27 settembre, il giorno prima del suo arresto. Alessia Piperno ha iniziato a viaggiare nel 2016

Cronache
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Chi è Alessia Piperno, la ragazza 30enne romana arrestata a Teheran e perché si trova in Iran

Alessia Piperno, la 30enne romana arrestata a Teheran, all'età di 24 anni ha deciso di vivere la sua vita in viaggio e di lavorare da remoto. Nell'arco di sette anni ha visitato e raccontato i paesi visitati: prima l'Australia, poi Samoa, l'Islanda, l'India, il Pakistan e infine l'Iran.

Proprio in a nord dell'Iran al confine col mar Caspio e a Sud con il golfo Persico e il golfo dell'Oman, Alessia Piperno è stata arrestata e incarcerata in una prigione di Teheran dal 28 settembre.  La 30enne stava per lasciare l'Iran per tornare in Pakistan, quando migliaia di donne, e uomini, iraniane sono scese in piazza dopo l'uccisione Mahsa Amini, forse giustiziata dalla polizia locale (ufficialmente è morta per un infarto improvviso) perché non indossava correttamente l’hijab. Soprattutto Alessia non riusciva ad ottenere il visto per lasciare il Paese.  I motivi dell'arresto dell'italiana sono ancora da accertare.

Chi è Alessia Piperno in viaggio da sei anni per il mondo

Alessia Piperno è in viaggio dal 2016 e come lei stessa racconta sul blog "Mangia, vivi, viaggia": "Ho sempre amato viaggiare. Ma onestamente non è stato quello il motivo che mi ha spinto a partire. Vivevo la classica vita monotona fatta di lavoro, ragazzo, qualche uscita con gli amici e poi di nuovo lavoro, lavoro, lavoro… ho deciso di partire innanzitutto perché volevo provare qualcosa di diverso". A Roma il padre è titolare di una libreria di testi usati e scolastici a Colli Albani, quartiere a Sud Est della Capitale.

Mentre Alessia Piperno era in viaggio in Iran, dal suo profilo Instagram ha raccontato tutto ciò che ha visto, con storie, fotografie e consigli di viaggio. Tre settimane fa, a chi le chiedeva se si fosse mai sentita in pericolo a Tehran, rispondeva così: "No, no, no, non c'è niente che vi deve intimorire qui. Non c'è la guerra, nessuno vi minaccia per strada e gli iraniani sono bravissime persone. Venire qui è come andare in Turchia". Le difficoltà più grandi? "Il fatto è semplice. La visione della donna è diversa rispetto al resto del mondo".

Perché Alessia Piperno è rimasta in Iran

L'ultimo post di Alessia Piperno è datato 27 settembre, il giorno prima dell'arresto, nel testo cita 'Bella Ciao', che in Iran è diventata un inno delle proteste. Non solo, la 30enne romana motiva la scelta di ritardare la partenza per il Pakistan: "Per noi viaggiatori, turisti, vacanzieri in terre straniere, è facile giudicare, dire la nostra, restare finché è tutto bello, per poi salire su aereo e andarcene. Eppure per quanto questa possa essere la decisione più saggia da prendere, io non ci riesco. Non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai". 

Nella didascalia Alessia Piperno scrive ancora: "Qui la gente è stufa di essere un burattino, ecco perché migliaia di persone stanno scendendo nelle piazze a protestare. Stanno manifestando per la loro libertà. Donne, uomini, adolescenti e anziani. E ognuno di loro, ogni singola persona, rischia la propria vita quando va per le strade".