Chi è Vincenzo Novari, il big dell'inchiesta Milano-Cortina finito nei guai

Venne nominato ad del comitato organizzatore delle olimpiadi invernali del 2026 dal governo Conte nel 2019. Ora è indagato per corruzione e altri reati

Di Redazione Cronache
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Milano-Cortina, il faro dei pm sull'ex ad Vincenzo Novari: "Contesto di opacità"

L'inchiesta che ha travolto l'organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2026 Milano-Cortina, ha colpito in particolare l'ex ad del comitato Vincenzo Novari, nominato nel novembre 2019 dal governo giallorosso di Giuseppe Conte, poi rimosso dal suo ruolo nell'agosto del 2022 perché non avrebbe fatto abbastanza per evitare i ritardi dei lavori di realizzazione dell'evento. Novari - riporta La Verità - è considerato vicino ai grillini, visto che dopo la sua nomina l'ex M5s ed ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, accolse la notizia del suo incarico con entusiasmo: "Si tratta di una buona scelta". Ma adesso Novari è finito nei guai e si ritrova indagato per corruzione e turbata libertà d’incanto sugli appalti digitali delle Olimpiadi invernali 2026.

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Oltre a Novari - prosegue La Verità - risultano iscritti nel registro degli indagati Massimiliano Zuco, ex manager della Fondazione e Luca Tomassini, rappresentante legale della società Quibyt, la ex Vetrya spa di Orvieto, vincitore di tre affidamenti per il cosiddetto ecosistema digitale (servizio piattaforme web e mobile) del valore di 10 milioni di euro. I pm parlano di un "contesto di opacità" e spiegano "come, durante il mandato Novari, in Fondazione sia stato assunto personale dipendente che appare come parte di una cerchia di soggetti conosciuti dall'ex ad nell’ambito di suoi precedenti incarichi dirigenziali (nella società N3G). A confermare l’intreccio tra i tre - in base a quanto riporta La Verità - sono le chat su WhatsApp in mano alla Guardia di finanza. Ci sono messaggi, telefonate e screenshot, dove gli inquirenti hanno scoperto come fosse stato proprio Tomassini ("Entro domani sera cerchiamo di avere un importo da trasferire a Zuco "scriveva in un sms), a muoversi nel dietro le quinte per le nomine interne alla fondazione. Massimiliano Zuco incassò in tre anni compensi per oltre 850.000 euro.