Neonati uccisi e sepolti in giardino, il Riesame: "Chiara Petrolini lucida e senza scrupoli"

Le motivazioni della sentenza per la mamma di Traversetolo: "Rischio reiterazione del reato"

di redazione
Cronache

Neonati uccisi e sepolti in giardino a Traversetolo, pubblicate le motivazioni della sentenza del Riesame: "Chiara Petrolini lucida e senza scrupoli"

"Estrema lucidità. Inusitata freddezza esecutiva. Sconcertante assenza di scrupoli o remore. Apparente mancanza di qualunque ripensamento, oltre che di sfrontatezza. Inaffidabilità totale nelle relazioni personali anche più intime. Eccezionali capacità sia di nascondimento dei propri misfatti sia di mistificazione e dissimulazione. Mancanza di partecipazione e di compassione".

Sono le caratteristiche della condotta di Chiara Petrolini, per il Riesame che ha disposto il carcere (non esecutivo fino alla Cassazione) per la 21enne, indagata dopo il ritrovamento di due neonati morti nel giardino. A darne notizia è la Procura di Parma.

Le due gravidanze, i due parti, le due morti, le due soppressioni sono tutte avvenute tra le mura domestiche, dove erano presenti i genitori di Chiara Petrolini, per cui non può essere né sufficiente né adeguato il controllo parentale che (proprio perché non esercitabile 24 ore su 24) non potrebbe giammai scongiurare che l'indagata possa concepire ancora (ricevendo in casa uomini), portare a termine gravidanze, partorire e sopprimere il figlio, senza peraltro destare alcun sospetto, come fatto nelle due occasioni precedenti. E' il ragionamento dei giudici del tribunale del Riesame di Bologna che dopo l'udienza del 15 ottobre hanno deciso di accogliere l'appello della Procura di Parma, dispondendo la custodia cautelare in carcere per la 21enne, indagata per omicidio e soppressione di cadavere dopo il ritrovamento dei resti di due neonati, partoriti a più di un anno di distanza (maggio 2023 e agosto 2024), nella villetta di Vignale di Traversetolo (Parma) dove la ragazza viveva con la famiglia.

La giovane rimane per ora ai domiciliari, in un'altra casa con i genitori, finché non si esprimerà la Cassazione sul ricorso della sua difesa. Il procuratore di Parma Alfonso D'Avino, sintetizzando le motivazioni dei giudici bolognesi, segnala come il tribunale abbia sottolineato, tra l'altro, che il parto del 7 agosto 2024 e il seppellimento del neonato è avvenuto con i genitori in casa e nessuno si è accorto di nulla.

Il pericolo di reiterazione criminosa non può essere limitato all'uccisione del proprio figlio appena nato, giacchè, tecnicamente, le esigenze cautelari sono riferite ai delitti della stessa specie. Lo sottolinea il tribunale del Riesame di Bologna, nel disporre la custodia cautelare in carcere per Chiara Petrolini, dal 20 settembre ai domiciliari e accusata dalla Procura di Parma e dai carabinieri di omicidio e soppressione di cadavere, dopo il ritrovamento dei corpi di due Neonati nel giardino della villetta dove viveva con la famiglia a Traversetolo. Anche se si volesse ritenere che il pericolo di reiterazione criminosa sia ridotto alla sola negazione di maternità (e dunque fosse ravvisabile solo nell'omicidio di un proprio figlio neonato), ecco che in concreto proprio gli arresti domiciliari presso i propri familiari si rivelano inadeguati, prosegue il tribunale, come sintetizza una nota del procuratore di Parma Alfonso D'Avino, che insieme alla Pm Francesca Arienti aveva firmato l'appello contro i domiciliari, ritenendoli misura inadeguata. 

 

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