"Chico Forti trattato come una star". Verona, "rivolta" degli altri detenuti

Il 65enne condannato per omicidio negli Usa, stando a quanto dicono gli altri detenuti, gode di molti privilegi

Di Redazione Cronache
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Chico Forti, le proteste degli altri carcerati per i trattamenti di favore: pure il cuoco professionale che prepara pranzi e cene

Chico Forti è stato trasferito dal carcere americano a quello italiano di Verona e le cose per lui sembrano parecchio cambiate. Il 65enne tornato nel nostro Paese grazie alla concessione dell'estradizione da parte degli Stati Uniti, deve scontare l'ergastolo per la condanna definitiva subita negli Usa e riconosciuta anche dall'Italia. Ma gli altri detenuti del carcere di Verona - riporta Repubblica - lamentano un trattamento di favore nei suoi confronti: "Lo trattano come una star". Secondo i suoi compagni di prigione, Forti farebbe giri del carcere come se fosse un ispettore ministeriale e si sarebbe anche meravigliato per come si mangia bene grazie al cuoco professionale che gli prepara pranzi e cene.

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Inoltre avrebbe accesso al reparto infermeria, quello con la famosa Playstation - riporta Repubblica - che usava Filippo Turetta, il killer di Giulia Cecchettin. Sono passati pochi giorni dal suo arrivo e già nel penitenziario veronese c’è aria di rivolta per questo detenuto "eccellente", prima celebrato dalla premier Giorgia Meloni e ora servito e riverito da tutta la catena di comando dell’istituto di pena. "Venga qua con noi a vedere che inferno è questo", dicono gli altri carcerati indignati ai loro familiari, che già hanno cominciato a riportare le lamentele all’associazione "Sbarre di zucchero". "Si auspica che la celere tempistica nel rilascio del permesso divenga un trattamento riservato indiscriminatamente a tutti i detenuti", scrive in una nota ufficiale il consiglio direttivo, in merito alla concessione fatta a Forti di andare a trovare la madre.