Ciro Grillo e i suoi amici rinviati a giudizio per violenza sessuale di gruppo

La prima udienza si terrà il 16 marzo 2022: Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia rischiano fino a 12 anni per stupro di gruppo

Cronache
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Ciro Grillo rinviato a giudizio per violenza sessuale di gruppo insieme ai suoi amici: prima udienza il 16 marzo 2022

Sono stati rinviati a giudizio Ciro Grillo e i tre amici per violenza sessuale di gruppo. Lo ha deciso il gup Caterina Interlandi al termine dell'udienza preliminare al tribunale di Tempio Pausania. La prima udienza del processo a Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria sarà il 16 marzo 2022. L'accusa è di violenza sessuale di gruppo nei confronti una giovane italo-norvegese.

"L'impianto accusatorio ha retto. E' stata accolta la nostra richiesta, ora si farà un processo e si vedrà", ha commentato il procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso. Qualche ora prima la decisione del gup lo stesso procuratore aveva risposto, "speriamo di poter discutere", confermando che in caso di processo sarà lui a seguirlo: "Non ci sono altri sostituti esperti al momento in procura e inoltre ho seguito con la collega Laura Bassani anche le indagini di questo caso". La pm che aveva affiancato Capasso nell'inchiesta sul caso era stata trasferita alla procura dei minori a Sassari.

Ciro Grillo, Bongiorno: "Dalle intercettazioni e le chat tanti riscontri contro gli imputati"

"Nonostante la Cassazione ritiene che le dichiarazioni della persona offesa di un delitto di violenza sessuale, dopo la verifica della credibilità, costituiscano di per sé prova per una condanna, in questo processo ci sono numerosi riscontri contro gli imputati, abbiamo anche la scatola nera che comprende tutte le intercettazioni e le chat, come quelle della mia assistita nella stessa notte dello stupro".

L'ha detto l'avvocato Giulia Bongiorno, difensore della presunta vittima di violenza sessuale di gruppo da parte di Ciro Grillo e degli altri tre imputati, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia nell'estate del 2019, parlando con i giornalisti in attesa della decisione del gup Caterina Interlandi sul rinvio a giudizio o proscioglimento dei 4 imputati. 

"Contro la mia assistita accanimento mediatico, è finita lei sul banco degli imputati e sta ancora male"

 "La mia assistita è finita sul banco degli imputati". E' la denuncia di Giulia Bongiorno che difende la giovane italonorvegese che ha denunciato Ciro Grillo e i suoi tre amici. "Il giudice ha ponderato, ha approfondito e ha scelto - dice - Se mi chiedete se sono felice la mia risposta è no, perché la mia assistita sta soffrendo tuttora, se mi chiedete invece se sono soddisfatta la mia riposta è sì perché veramente, come mai prima di ora, ho assistito a una volontà di sgretolare atti che hanno un significato. C'è stato un accanimento contro la mia assistita che è stata messa sul banco degli imputati e non mi riferisco ai difensori ma a quello che ho letto, sono stati distorti gli atti".

"Per la mia assistita - ha detto ancora la legale - è pesantissimo quello che sta subendo perché deve tenere la tv spenta, mentre le arrivano messaggini con pezzi di articoli di giornali. Sono state diffuse le sue generalità, è stata identificata con nome e cognome: una campagna che non avevo mai visto".

"Ho veramente letto di tutto di questo processo - ha detto ancora la Bongiorno - ed ero stufa di leggere piccoli pezzettini di atti isolati mentre oggi il giudice ha dato una risposta a quasta frammentazione di materiale probatorio."