Obbligo vaccinale, c'è l'ok della Cisl. "Evitare campi di battaglia su lavoro"

Il segretario generale Luigi Sbarra chiede chiarezza al governo su protocolli e contrattazioni per l'organizzazione del lavoro

Cronache
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Vaccinarsi è un dovere morale e civile verso se stessi e verso gli altri, come ha ricordato qualche giorno fa il Capo di Stato. Un dovere che va sancito solo per legge perché lo prevede la costituzione. Non ci sono alternative, non possiamo introdurlo surrettiziamente attraverso le relazioni sindacali e la contrattazione. Protocolli e contrattazioni invece vanno utilizzati al meglio per l’organizzazione del lavoro, per gestire gli spazi comuni nelle aziende, a partire dalle mense. Per questo diciamo al governo che bisogna fare chiarezza su questi temi e bisogna farlo subito per evitare che gli ambienti lavorativi diventino campo di battaglia". Così Luigi Sbarra della Cisl ad Agorà Estate su Rai Tre sulla proposta dell'obbligo vaccinale per i lavoratori. Nel corso dell'intervento il segretario generale della Cisl conclude: "Si all’obbligo vaccinale per legge per tutti i cittadini per mandare in profondità la campagna di vaccinazione”.

Green pass, Sbarra: no a decisioni unilaterali delle aziende

Il green pass, continua Sbarra, è "sicuramente uno strumento utile ma le fughe in avanti di certe aziende che abbiamo visto in queste settimane sono assolutamente inaccettabili. Non si possono fissare regole in modo unilaterale, senza alcun confronto sull’ingresso nelle fabbriche e negli spazi comuni”. Il segretario aggiunge che il sindacato non accetta lezioni da parte Confindustria ricordando che “la Cisl ha aperto alla possibilità di mettere mano, rafforzare e migliorare i protocolli interconfederali già il 2 agosto, in occasione di un vertice con il Presidente Draghi. Da quel momento abbiamo ripetuto il concetto almeno una decina di volte, ma da Viale dell’Astronomia non abbiamo ricevuto che silenzio. Lo ribadiamo per l’ennesima volta adesso: siamo prontissimi, anche oggi, a vederci e ad aggiornare quello che c’è da aggiornare sulle intese”.