Cnel mobbizza il capo della segreteria, condannato. La sentenza su Affari
La dottoressa Maria Rosaria Ciafrone, funzionario della Corte dei conti di Roma, aveva riscontrato a luglio 2022 la mancata erogazione dell'indennità
Cnel, il Tar Lazio condanna il Consiglio Nazionale dell’economia e lavoro (CNEL) per il silenzio-rifiuto
Con la sentenza del 20 aprile 2023 n. 10128 il Tar Lazio ha accolto il ricorso ex art. 116 c.p.a. proposto dalla dott.ssa Maria Rosaria Ciafrone, funzionario della Corte dei conti di Roma, in comando presso il Cnel con funzioni di Capo Segreteria generale.
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La ricorrente, avendo riscontrato a fine luglio 2022 dal suo cedolino la mancata erogazione dell’indennità di segreteria, assegnatale con determina n. 550 del 7 marzo 2022 del Segretario generale del Cnel Mauro Nori, al fine di assumere una completa informazione sulla posizione dell’Ente anche nei confronti di altri dipendenti, con una prima istanza di accesso, trasmessa il 19 luglio 2022, chiedeva copia dei provvedimenti con i quali sono state erogate le indennità ai funzionari del Cnel dal 2018 al 2022, anche in comando, fondando la propria istanza sull’esigenza di tutelare e difendere presso ogni sede i propri diritti.
L’amministrazione rispondeva in data 29 luglio 2022 specificando che i percettori di indennità erano solo i soggetti incardinati nell’ufficio di Presidenza, invitando l’istante a consultare il proprio sito internet. La dott.ssa Ciafrone ritenendo incompleta al risposta del Cnel, con ulteriore istanza di accesso del 3 agosto 2022, precisava all’amministrazione che il link indicato dalla stessa non è esaustivo, in quanto non comprende gli altri soggetti incardinati presso l’ufficio del presidente Treu, come appare da un altro link del sito del Cnel, da quale risultano, tra i soggetti dell’Ufficio di Presidenza, anche soggetti a tempo indeterminato, in comando, che ricevono indennità, che non si sa a quale titolo, quali: Battistoni Andrea area C, Patrizio Michetti area C e Sori Raffaella area B.
Pertanto, la dott.ssa Ciafrone ha chiesto copia dei provvedimenti con i quali vengono attribuite le indennità ai soggetti suddetti, in quanto non risultano neanche dal sito amministrazione trasparente del Cnel. In data 8 agosto 2022 la dott.ssa Ciafrone presentava ulteriore istanza di accesso per acquisire copia dei provvedimenti assunti dall’amministrazione che hanno determinato la mancata erogazione della sua indennità. Il Cnel non forniva alcun riscontro rispetto alle istanze del 3 agosto 2022 e dell’8 agosto 2022. Dunque, la ricorrente proponeva ricorso al Tar per il riconoscimento del diritto di esibizione degli atti richiesti ai sensi dell’art.22 e ss. e il Tar lazio ha accolto il ricorso e dichiarando illegittimo il diniego all’accesso, ha condannato il Cnel a consentire l’accesso ai documenti richiesti.