Compagni che sbagliano? No, delinquenti: Di Cesare confonde vittime- carnefici
Inneggiare, o commemorare, Barbara Balzerani è una gravissima forma di negazione per il sangue versato e per le sofferenze dei familiari delle vittime...
Donatella Di Cesare: “Compagna, la tua rivoluzione è stata anche la mia". Le parole della professoressa rischiano di creare un blackout tra carnefice e vittima
Il sacrificio di tanti agenti, carabinieri, guardie carcerarie, funzionari di polizia, non è stato vano, negli anni di piombo. Se la rivoluzione di brigatisti, spietati e assassini, come Barbara Balzarani, non ha vinto, è stato grazie a eroi come vo! Pessimo il tweet della prof.ssa Donatella Di Cesare, romana, 68 anni, che ha così omaggiato la brigatista Balzerani, morta a 75 anni : “Compagna, la tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia addio alla compagna Luna #Barbara Balzerani”.
LEGGI ANCHE: La filosofa Di Cesare nella bufera: prima ricorda la brigatista poi cancella
Inneggiare, o commemorare, Barbara Balzerani è una gravissima forma di negazione per il sangue versato e per le sofferenze dei familiari delle vittime. C’è il rischio di un blackout tra carnefice e vittima. E c’è, ancor peggio, la possibilità di accreditare le idee terroristiche come “accettabili”. Non erano “compagni che sbagliano”, erano (e rimangono) delinquenti. Spero che il Rettore dell’Università “La Sapienza di Roma”, dove Di Cesare è professoressa ordinaria di filosofia teoretica, prenda gli adeguati provvedimenti.