Comunione e Liberazione, don Julián Carrón lascia la guida
Il passo indietro del presidente di CL arriva dopo settimane di guerra fredda con la Santa Sede
Don Julian Carron lascia la guida di Comunione e Liberazione, movimento ecclesiale fondato da don Luigi Giussani. "Cambiamento voluto dal Papa"
Don Julián Carròn si è dimesso dalla presidenza della Fraternità di Comunione e Liberazione, movimento ecclesiale fondato da don Luigi Giussani. “Cari amici - scrive don Carron nella lettera con cui comunica la sua decisione a tutti i membri della Fraternità -, in questo momento così delicato della vita del movimento, ho deciso di presentare le mie dimissioni da presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, per favorire il cambiamento della guida a cui siamo chiamati dal Santo Padre. [...] Questo porterà ciascuno ad assumersi in prima persona la responsabilità del carisma”.
“Vi auguro di vivere questa circostanza come occasione di crescita della vostra autocoscienza ecclesiale, per poter continuare a testimoniare la grazia del carisma donato dallo Spirito Santo a don Giussani, che rende Cristo una presenza reale, persuasiva e determinante, che ci ha investito e trascinato dentro un flusso di vita nuova, per noi e per il mondo intero”, sottolinea don Carron.
All’origine della decisione, si legge sul sito di CL, c’è "il Decreto Generale che disciplina l’esercizio del governo nelle associazioni internazionali di fedeli, promulgato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita (dicastero della Curia romana istituito da papa Francesco, ndr) ed entrato in vigore l’11 settembre 2021", il quale stabilisce che “i mandati nell’organo centrale di governo a livello internazionale possono avere la durata massima di cinque anni ciascuno” (art. 1) e che “la stessa persona può ricoprire un incarico nell’organo centrale di governo a livello internazionale per un periodo massimo di dieci anni” (art. 2).
Il Dicastero vaticano stabilisce che "le associazioni nelle quali, al momento della entrata in vigore del presente Decreto, sono conferiti incarichi nell’organo centrale di governo a livello internazionale a membri che hanno superato i limiti di cui agli articoli 1 e 2, debbano provvedere a nuove elezioni entro e non oltre ventiquattro mesi dalla entrata in vigore del presente Decreto" (art. 4), cioè entro e non oltre l’11 settembre 2023.
Presidente di CL da oltre dieci anni, don Carrón ha deciso di dimettersi quindi in nome del processo di cambiamento richiesto alle associazioni internazionali di fedeli riconosciute dalla Santa Sede. Ma il passo indietro avrebbe accelerato a causa della guerra fredda delle settimane scorse con la Santa Sede, che ha visto coinvolto anche Papa Francesco, che di recente ha commissariato i Memores Domini, associazione laicale cattolica sotto l'egida di CL, di cui fanno parte Roberto Formigoni e le donne che assistono il Papa emerito Benedetto XVI.
La decisione delle dimissioni si lega alla disobbedienza dell’ex presidente dei Memores Domini, Antonella Frongillo, e dello stesso Carrón alle direttive della Santa Sede. Il teologo spagnolo era alla guida del movimento fondato da don Giussani da marzo 2005, quando alla sua morte (il 22 febbraio 2005) era stato eletto presidente e nominato alcuni mesi dopo Consigliere ecclesiastico della associazione Memores Domini, entrambe fondate da don Giussani.