Congelamento degli studi universitari: cosa c’è da sapere
Non tutti gli studenti sono a conoscenza del congelamento degli studi, ideale se si è certi di non proseguire gli studi per un lasso temporale importante
Congelamento degli studi universitari: cosa prevede e chi può richiederlo
Il percorso di uno studente universitario non è sempre lineare: negli anni di studio possono infatti subentrare esigenze personali, nuove opportunità formative, importanti offerte di lavoro e quant’altro possa far seriamente valutare delle strade diverse. Esiste, ovviamente, la possibilità di rinunciare agli studi e questo comporta la decadenza immediata di tutti gli esami svolti, ma è evidente che si tratti di una scelta drastica che, in tantissimi casi, sarebbe tutt’altro che ideale. Ebbene, non tutti gli studenti sanno che possono usufruire di una specifica opportunità, ovvero il cosiddetto congelamento degli studi, la quale può essere ideale se si è certi di non proseguire gli studi per un lasso temporale importante, ma al contempo non si vuol rinunciare a quanto fatto e ci si prefigge di proseguire con gli esami mancanti non appena sarà possibile.
È utile precisare fin da subito che ogni singolo ateneo prevede delle regole distinte circa la possibilità di effettuare il congelamento degli studi, quindi per usufruire di quest’opportunità è necessario informarsi dettagliatamente presso l’università a cui si è iscritti, tuttavia è possibile descrivere per grandi linee cosa preveda l’istituto del congelamento.
In quali casi è accettato il congelamento degli studi
Anzitutto, ogni ateneo stabilisce in quali casi lo studente può usufruire del congelamento, e da questo punto di vista possono sussistere differenze importanti tra università ed università. Sono motivazioni comunemente accettate la partecipazione a percorsi di dottorato, scuole militari, esperienze professionali, soprattutto nella Pubblica Amministrazione, periodi di studio all’estero, solo per fare alcuni esempi. In alcuni casi è possibile ricorrere al congelamento degli studi anche per motivi strettamente personali, ad esempio perché si metterà al mondo un figlio. Ovviamente, nessun ateneo accetterebbe l’attivazione del congelamento per ragioni futili, come potrebbe essere un periodo di scarsa motivazione allo studio o la difficoltà a superare un esame.
Intoppi di questo tipo capitano a tutti gli studenti e immaginare di interrompere gli studi per questa causa, o ancor peggio di rinunciarvi, sarebbe davvero un grosso errore; è assolutamente legittimo necessitare di un qualche aiuto e, in tal senso, si può usufruire di servizi di tutoraggio privato per esami universitari come quelli proposti da Studenti&Docenti.
Perché usufruire del congelamento degli studi
Come detto, il congelamento degli studi è una sorta di “pausa” del proprio percorso universitario, e sebbene durante il medesimo, di fatto, non si risulti iscritti all’università, il percorso potrà essere ripreso senza che gli esami decadano. Il vantaggio di questa soluzione è, ovviamente, quello di non pagare le tasse di iscrizione: restare inattivi all’università per un lasso temporale significativo, magari per alcuni anni, comporterebbe infatti dei costi non indifferenti, ecco perché il congelamento degli esami sa rivelarsi la soluzione perfetta. Per congelare il proprio percorso universitario possono essere previsti dei costi, sia per l’attivazione del processo che per il mantenimento dello status in questione, ma si tratta comunque di spese di gran lunga inferiori a quanto si dovrebbe sborsare per il canonico pagamento delle tasse.
È bene sottolineare inoltre che il congelamento degli studi ha, in ogni caso, una durata massima che non può essere ecceduta, altrimenti gli esami precedentemente sostenuti andrebbero in obsolescenza e verrebbero perduti come se si fosse rinunciato definitivamente agli studi; anche da questo punto di vista si registrano differenze tra ateneo e ateneo, dunque è fondamentale informarsi attentamente rivolgendosi all’amministrazione dell’università a cui si è iscritti.