Consip: assolti Tiziano Renzi e Lotti. Condannati due ufficiali dell'Arma

Condannati solo l'ex maggiore del Noe Gian Paolo Scafarto e il colonnello dei carabinieri Alessandro Sessa

Di Redazione Cronache
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Caso Consip, due condanne e otto assoluzioni. Tra gli scagionati Tiziano Renzi e l'ex ministro Lotti

Il processo principale sul caso Consip si è chiuso con due condanne e 8 assoluzioni, tra le quali quella di Tiziano Renzi, padre dell'ex premier, e dell'ex ministro Luca Lotti. I giudici dell'ottava sezione collegale del tribunale di Roma hanno condannato l'ex maggiore del Noe Gian Paolo Scafarto a 1 anno e 6 mesi, e a 3 mesi il colonnello dei carabinieri Alessandro Sessa. Le assoluzioni riguardano anche gli imprenditori Alfredo Romeo e Carlo Russo, l'ex parlamentare Italo Bocchino, l'ex comandante dei carabinieri della Legione Toscana, Emanuele Saltalamacchia, l'ex presidente di Pubbliacqua Firenze, Filippo Vannoni e Stefano Pandimiglio.

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Per Scafarto e Sessa il tribunale ha anche disposto la condanna a una provvisionale di 50mila euro in favore del ministero della Difesa.

Renzi: "Sette anni di massacro mediatico, qualcuno chiederà scusa?"

 "Vi ricordate il caso Consip? Dopo sette anni di massacro mediatico oggi è arrivata la sentenza. E sapete come è finita? Tutti i miei amici assolti. Tutti! E sapete chi è stato condannato? Quei pubblici ufficiali che hanno tramato contro di noi facendo falsi pur di attaccarci. I miei amici invece assolti. Sette anni, i titoloni di tutti i giornali, i talk, un danno reputazionale infinito. E il danno politico, morale, umano. E per qualcuno addirittura la custodia cautelare. Poi oggi arrivano le assoluzioni per tutti. Tra gli assolti un uomo che si chiama Tiziano Renzi, mio padre. Assolto anche stavolta. Ti voglio bene, babbo". Lo scrive su X il leader di Iv Matteo Renzi.

"Abbraccio tutti gli altri imputati assolti - aggiunge l'ex premier - di cui in gran parte conosco il dolore e la rabbia. E abbraccio le loro famiglie che in questo momento stanno piangendo di gioia. C'è un giudice a Roma dopo sette anni. Ma ci sarà qualcuno nelle redazioni, in Parlamento, nella classe dirigente di questo Paese che avrà finalmente il coraggio di chiedere scusa? Ma vi rendete conto di quanto il presunto scandalo Consip ha inciso per distruggere la nostra azione politica e ora scopriamo che era tutto regolare? Ho nel cuore allo stesso tempo una felicita' incontenibile e un dolore che non si cicatrizza".