“Corruzione e voto di scambio nel Piacentino”: arrestati sindaci, 37 indagati

Arrestati i sindaci di Cerignale, Bobbio e Corte Brugnatella, "un sistema"

Cronache
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Corruzione e frode, arresti a Piacenza: in manette sindaci Bobbio, Cerignale e Corte Brugnatella

Un sistema di appalti “alterato” per “gestire la pubblica cosa”, lo ha definito la procuratrice di Piacenza Grazia Pradella al termine dell’inchiesta che ha portato all’arresto dei sindaci, riconducibili ad area di centrosinistra, di BobbioCerignale e Corte Brugnatella.

37 gli indagati, tra cui imprenditori edili, sindaci, funzionari tecnici degli enti locali dell'Alta Val Trebbia e del capoluogo. Sono contestati i reati di associazione a delinquere, concussione, corruzione, abuso d'ufficio, traffico di influenze illecite, turbata libertà degli incanti e della libertà del procedimento di scelta del contraente, frode nelle pubbliche forniture, falso materiale e ideologico commesso dal pubblico ufficiale, truffa e voto di scambio.

La misura prevede quattro custodie in carcere, sette ai domiciliari, un divieto di dimora. Le misure cautelari sono eseguite nelle provincie di Piacenza, Alessandria, Lodi e Pavia da circa 300 militari. 

L'operazione è stata presentata a Piacenza, nella sala briefing del comando provinciale dei carabinieri, alla presenza del procuratore di Piacenza Grazia Pradella, i pm Matteo Centini e Emilia Pisante e il colonnello Paolo Abrate, comandante provinciale dei carabinieri di Piacenza. 

Il carcere è stato disposto per l’imprenditore edile Nunzio Susino, considerato al vertice di un’associazione a delinquere composta da otto persone, Maurizio Ridella, anche lui imprenditore, e due primi cittadini: Massimo Castelli, sindaco di  Cerignale, responsabile nazionale piccoli Comuni Anci e candidato alle Regionali in supporto di Stefano Bonaccini, e il sindaco di Corte Brugnatella, Mauro Guarnieri.

I domiciliari sono stati decisi, invece, per il sindaco ex leghista di Bobbio Massimo Pasquali, l’imprenditore Filippo Giardini, il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Ferriere, Carlo Labati, i collaboratori dell’Unione dei Comuni Val Trebbia e Luretta Roberto Raffo, Matteo Guerci, l’ex responsabile ufficio tecnico del Comune di Bobbio Claudio Tirelli, il direttore del servizio Edilizia della Provincia di Piacenza Stefano Pozzoli. Per la vicesindaca di Zerba Claudia Borré, invece, il giudice ha disposto il divieto di dimora nel Comune. 

Piacenza, indagato il deputato di Fdi Tommaso Foti

Sarebbe indagato dalla procura di Piacenza anche il deputato di Fdi, Tommaso Foti. Solidarietà del partito esprime il suo capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida. "Tommaso Foti è un galantuomo. In questo momento è ricoverato in ospedale e questo indebolisce la sua possibilità di rispondere personalmente con il carattere da sempre dimostrato. Nonostante in questi mesi il nostro collega abbia dovuto sopportare una terribile battaglia personale contro una grave patologia non ha fatto mai mancare il suo prezioso impegno nel territorio e in Parlamento. Attenderemo con fiducia nella magistratura che si concluda l’inchiesta che marginalmente lo coinvolge. Nel frattempo rinnoviamo la nostra stima e vicinanza a Tommaso Foti certi della sua estraneità ai fatti che gli vengono imputati", sottolinea Lollobrigida.

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