Covid, Russia autorizza farmaco con anticorpi estratti da pazienti guariti

Via libera dal ministero della Sanità russo per la certificazione del farmaco "Covid-Globulin" che contiene anticorpi estratti da pazienti guariti da Covid-19

di Raffaele Tafuro
Cronache
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Il medicinale ha un'alta efficacia e sembra in grado di prevenire il 70% dei casi gravi e dei ricoveri

Ancora una volta la Russia è tra le nazioni protagoniste al mondo nel creare un “antidoto” contro il Covid-19. La holding  farmaceutica Russa Nacimbio della Rostec State Corporation, che sviluppa e produce farmaci immunobiologici ha avuto il via libera da parte del Ministero della Sanità Russa per la certificazione del farmaco "Covid-Globulin" che contiene anticorpi estratti da pazienti guariti da coronavirus. Farmaco che presto sarà disponibile per curare chi ha contratto il coronavirus. 

Secondo i numerosi test effettuati è emerso che il medicinale ha un'elevata efficacia e capacità di neutralizzare il coronavirus e pare sia in grado di prevenire il 70% dei casi gravi e dei ricoveri tra coloro che risultano positivi al virus. Il farmaco ha mostrato la massima efficacia se usato nelle prime fasi della malattia. 

Gli studi clinici hanno dimostrato che  il "Covid-Globulin" è in grado di arginare  la “tempesta citochinica” una reazione violenta delle difese immunitarie che, anziché proteggere dal virus, attaccano tutti gli organi del paziente, fino ad ucciderlo. 

Dopo il vaccino Sputnik, brevettato e distribuito tra i primi al mondo durante la pandemia i Russi con il "Covid-Globulin"  compiono un ulteriore passo in avanti per arginare l’indomabile Covid-19.