Criminalità senza controllo, Milano ormai sembra Miami degli anni '80

Miami fino agli anni '70 era considerata un paradiso per chi voleva passare gli ultimi anni in santa pace. Poi la scoprirono i malavitosi...

di Ezio Pozzati
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Criminalità senza controllo a Milano

Da questa cartina si evince come sono distribuite le aree di influenza di Milano e relativo hinterland. Anche se la cartina è un po' datata, 2015, ciò dimostra quanto è grande l'influenza delle gang dedite allo sfruttamento della prostituzione, allo spaccio della droga, alle occupazioni abusive nelle case dell'edilizia pubblica o di proprietà privata ed altri temi delinquenziali; purtroppo l'elenco è molto lungo.

A darmi lo spunto per questa riflessione è stato il documentario: Cocain cowboys ITA la vera storia di scarface se non avete il tempo di visionarlo Vi faccio un breve riassunto. Miami fino agli anni '70 era considerata un paradiso per chi voleva passare gli ultimi anni della propria vita in santa pace oppure come luogo di vacanza per famiglie. Sul finire degli anni '70 i malavitosi scoprirono questo “paradiso” su cui mettere le mani con la droga.


 

Ovviamente il documentario è commentato direttamente da chi ne fu “protagonista” e si trovava nella parte sbagliata, molti sono tutt'ora in carcere. Il territorio era diviso fra cubani, colombiani, portoricani, generalmente quasi tutti clandestini, e una manciata di delinquenti americani.

Tutto ciò ha portato ad inondare di denaro questa città che diventò ben presto la capitale ad alta criminalità e che investiva i proventi in case di lusso, appartamenti, alberghi, terreni edificabili ecc. dando vita ad una prosperosa e fiorente distribuzione di ricchezza con la circolazione monetaria che interessava tutti gli strati sociali ed il commercio in generale, da poche tonnellate di marijuana si è passati direttamente alla cocaina grazie anche all'abbassamento dei prezzi, ciononostante tutta la filiera dello spaccio era ben ricompensata.

Giusto per citarlo il giro d'affari diventò in breve tempo miliardario in dollari. Buona parte di questo movimento di denaro era destinato al riciclaggio grazie in parte alle banche locali ed in parte a quelle panamensi ai tempi del dittatore Noriega. Naturalmente la corruzione era a tutti i livelli, nessuno escluso.

Il problema si aggravò quando, per questioni territoriali e di denaro, vi fu una sequela infinita di omicidi (coinvolti purtroppo anche innocenti) fra i vari clan, terminando poi verso la metà degli anni '90 con delle stragi seguite dall'intervento delle forze dell'ordine che con innumerevoli arresti riuscì sedare questi conflitti. Oggi Miami è una città molto più controllata e ti arrestano anche per ubriachezza e quindi si vive in una certa sicurezza.

Un esempio? Nel centro di Miami, in Downtown, Brickell, South Beach e Coral Gables puoi camminare tranquillamente per le strade, escludendo parzialmente Midtown e nella loro totalità i quartieri malfamati. Forse questo paragone con Milano non è proprio uguale però, omicidi a parte, ci stiamo avvicinando a grandi passi. Nel documentario c'è una frase che mi ha molto colpito ed è: “i soldi hanno distrutto qualsiasi principio etico”.

Allora ci chiediamo: si può risolvere il problema che troviamo in tutte le città del mondo? Nel mondo ci sono molte nazioni che riciclano denaro e molte altre vendono tranquillamente droga nei mercati (le valigette o i bauli diplomatici non si possono toccare) la più recente visualizzazione ci è data dalla Siria che smerciava il Captagon (detta anche la droga dei kamikaze) in quantità industriali e tutto l'establishment si è arricchito così.

Allora mi rifaccio al Giudice Giovanni Falcone (1939-1992), che di esperienza ne aveva fatta anche negli USA, ed anche lì è considerato un eroe, che con poche parole ha dato un imput veramente importante nella sua semplicità: follow the money - segui il denaro.

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