Crisi Sanità, lunghe file all'alba al freddo (compresi anziani) per ottenere il medico di base. Tanti costretti a rinunciare
Così un diritto è diventato un lusso. Un dottore allarga le braccia: "Siamo troppo pochi, io ho 1900 pazienti"
Crisi Sanità, così avere un medico di base è diventato un lusso per pochi
La sanità pubblica è sempre più in difficoltà, mancano risorse ma soprattutto medici, non solo nei pronto soccorso e negli ospedali, ma anche i dottori di base. La carenza di medici di famiglia diventa col passare del tempo sempre più drammatica e il motivo lo spiega chiaramente uno di questi dottori: "I giovani scelgono un altro mestiere, così siamo pochi. Io ho 1.900 pazienti da curare". Con questi numeri quello che dovrebbe essere un diritto è diventato un lusso. Un chiaro esempio e neanche isolato di questa situazione drammatica arriva dal Piemonte, in particolare da una terra di frontiera, la provincia del Verbano Cusio Ossola che sta diventando una specie di laboratorio di quello che sarà. Gli ospedali pubblici - riporta La Stampa - sono troppo scomodi e poco attrattivi per i nuovi medici e per i nuovi infermieri.
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I bandi della Regione Piemonte vanno sempre in perdita. E poi c’è questa nuova storia, diventata eclatante il 27 novembre 2024. Quando a Verbania - prosegue La Stampa - si è saputo che la dottoressa Erika Cossalter, dopo aver conseguito la specializzazione in medicina generale, poteva fare posto a 500 nuovi assistiti, si sono fatti avanti in 1000. Solo che c’erano tre sportelli dedicati alle nuove nomine. La coda si è trasformata quasi in ressa. Alla fine, i posti sono andati via nel giro di tre ore. Per tutti gli altri la sintesi era: "Ritenta sarai più fortunato". Ieri mattina è andata in scena una replica, grazie a un nuovo dottore di zona con ambulatorio a Baveno e Gignese.
I primi aspiranti sono arrivati alle 6,30. Gelo, transenne e distribuzione dei numeri. C’erano madri con neonati, donne e uomini anziani. Il risultato è sempre in perdita: sono 9 mila - conclude La Stampa - i cittadini di questa provincia italiana ancora senza medico curante. "Sono cifre che nessuno vuole dire ufficialmente, ma le conosciamo tutti", dice la dottoressa Adele Sacco, rappresentante dei medici di famiglia della zona.