Crollo a Firenze, l'ipotesi: operai irregolari e senza permesso

Si cerca il registro delle presenze sulla tragedia del capoluogo toscano

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Cronache

Crollo a Firenze, l'ipotesi di operai irregolari

Firenze in lutto si ferma e osserva un minuto di silenzio per esprimere cordoglio per le vittime della tragedia del cantiere Esselunga in via Mariti. La cerimonia, che si è svolta sabato alle 15 in piazza della Signoria sotto Palazzo Vecchio, la sede del Comune, ha visto la partecipazione di centinaia di persone.Dopo il suono della campana della Martinella e l'invito al silenzio dei suonatori del Gonfalone di Firenze, c'è stato quindi il minuto di silenzio, al termine del quale è intervenuto il sindaco, Dario Nardella. “Si tratta di una tragedia che ci ha colpito profondamente. Ora più che mai ci raccogliamo intorno ai familiari degli operai che hanno perso la vita mentre lavoravano nel cantiere di via Mariti e ci impegniamo con questo minuto di raccoglimento a essere più uniti e forti che mai perché non ci siano più vittime sui luoghi di lavoro”.

Ma intanto si continua a indagare su quanto accaduto. Come scrive il Corriere della Sera, "dai primi accertamenti svolti dalla Asl sulle vittime uno di loro non sarebbe in regola con il permesso di soggiorno. È un marocchino che aveva qualche precedente penale e nel 2020 si è visto rifiutare il rinnovo del permesso di soggiorno a Milano. L’altro aveva invece presentato ricorso dopo che la commissione prefettizia aveva respinto «per manifesta infondatezza» la domanda internazionale di protezione a Brescia il 17 gennaio 2023".

L'ipotesi è che ci fossero degli operai irregolari. Continua il Corriere della Sera: "A quanto pare i due operai farebbero parte della squadra di una ditta che lavorava in subappalto nel cantiere. Bisognerà adesso capire esattamente la loro posizione contrattuale. Per questo adesso diventa essenziale per gli investigatori ricostruire esattamente la fotografia del cantiere con le mansioni dei singoli operai. Partiranno da lì le indagini vere e proprie su quanto accaduto prima ancora diricostruire la catena di appalti, subappalti e fornitori. La Procura ha poi delegato la polizia postale per acquisire il contenuto dei computer che si trovano all’interno del cantiere e le immagini delle telecamere di sorveglianza interne che serviranno a fissare i momenti precedenti al crollo", conclude il Corriere della Sera.