Csm, Ermini: "Informai Mattarella della Loggia Ungheria. Me lo disse Davigo"
Il vicepresidente del Csm conferma. "Davigo mi portò una cartellina arancione contenente le dichiarazioni di Amara"
Csm, Ermini: "Informai io Mattarella della Loggia Ungheria"
Il caso Amara fa registrare nuovi sviluppi. Sulla presunta esistenza della Loggia Ungheria arriva una testimonianza chiave, quella del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, David Ermini che - si legge sul Corriere della Sera - il 4 maggio 2020 riferì al Quirinale, non tramite lo staff ma direttamente in un colloquio serale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quanto l’allora consigliere Csm Piercamillo Davigo gli aveva confidato circa i verbali segreti dell’ex avvocato esterno Eni Piero Amara sulla presunta associazione segreta «Ungheria». Ermini lo testimonia alla Procura di Brescia, rimarcando d’aver non voluto leggere, e subito distrutto, i verbali di Amara poi lasciatigli da Davigo.
"Qualche giorno dopo o il giorno dopo», prosegue Ermini, Davigo - prosegue il Corriere - «aveva una cartellina arancione con fogli di carta. Mi disse: “Ti ho portato le carte perché vorrei che leggessi le dichiarazioni di Amara”. Ero molto in difficoltà, averle depositate sulla mia scrivania mi poneva il problema di cosa farne, posto che non intendevo veicolarle al Comitato di presidenza senza una qualunque base di ricevibilità e utilizzabilità, come un esposto o una richiesta. Appena uscito Davigo, cestinai la cartellina. Quei verbali non li ho mai voluti leggere e li buttai senza aver preso conoscenza del loro contenuto".