Csm, esposto contro i giudici di sinistra. La consigliera Natoli: "Nomine mirate per controllare inchieste scomode"

La bomba che rischia di far esplodere un caso molto più grande di quello Palamara: "Ho subito violenza psichica perché sostenevo un candidato a loro sgradito"

di redazione cronache
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Csm, l'attacco della consigliera Natoli alle "correnti di sinistra". Una "bomba" che rischia di esplodere

La consigliera laica del Csm Rosanna Natoli attacca e rischia di esplodere un nuovo caso nella magistratura di dimensioni ancora più grandi della questione legata a Luca Palamara. Il tema è sempre quello delle correnti da cui dipendono le nomine. Ma le parole di Natoli ora fanno tremare tutti: governo e pure il Quirinale. Uno dei quattro consiglieri laici in quota Fratelli d’Italia (tre sono donne), Natoli appunto, ha lanciato un attacco violentissimo contro i magistrati, soprattutto - riporta La Verità - quelli delle correnti di sinistra (AreaDg e Md). La penalista siciliana ha depositato un'istanza di annullamento in autotutela delle delibere adottate nel plenum del 17 luglio 2024, ovvero il giorno in cui il parlamentino dei giudici ha scelto come procuratore di Catania Francesco Curcio, in uno scontro all’ultimo voto.

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"Natoli - in base a quanto risulta a La Verità - contesta alle toghe progressiste di averla sottoposta a violenza psichica per la sua volontà di sostenere un candidato sgradito alle toghe progressiste, di fare nomine mirate per monitorare inchieste scomode, di aprire fascicoli senza averne la competenza e di divulgarne in tempo reale il contenuto, di usare i procedimenti disciplinari in modo discrezionale, colpendo gli esponenti di destra e salvando quelli di sinistra, di promuovere candidati senza i necessari titoli, di liquidare i nemici con esecuzioni sommarie in barba alle garanzie tipiche dello Stato di diritto". Il partito ora le chiede di dimettersi, lei resiste.