Csm, la consigliera Natoli sospesa dopo l'accusa di rivelazione di segreto d'ufficio della Procura di Roma

Sospesa con 22 voti a favore la consigliera laica Rosanna Natoli

di redazione cronache
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Caso Natoli, la consigliera viene sospesa dal Csm dopo le accuse di rivelazione di segreto d'ufficio

Il Comitato di presidenza del Csm ha proposto questa mattina, con un intervento del vicepresidente Fabio Pinelli, la relazione al plenum nella quale si chiede di votare a scrutinio segreto per la sospensione della consigliera Rosanna Natoli, dimessasi dalla commissione disciplinare del Csm e indagata dalla procura di Roma per aver incontrato il magistrato Maria Fascetto Rivillo, che era sotto procedimento disciplinare, dandole alcuni ‘consigli’.

Pinelli ha sottolineato che la condotta di Natoli "appare sussumibile nel reato di rivelazione di segreto d'ufficio tenuto conto della violazione dei doveri di imparzialità e terzietà". Natoli ha presentato sue memorie. Sulla proposta di sospensione della consigliera il plenum deciderà a scrutinio segreto.

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"Si sta dando valore giuridico a un atto che non ha valenza, ho incontrato Fascetto e parlerò quando la procura di Roma sequestrerà il suo telefono, ma non ora perché non accetto processi sommari", ha detto inizialmente Natoli alla riunione del plenum nella quale si dovrà decidere sulla sua eventuale sospensione.

"Avrei potuto difendermi attaccando le correnti del Csm ma non è il mio modo di fare, attendo con serenità qualunque provvedimento che accetterò ma nessuno mi può impedire di impugnarlo. Ho la coscienza a posto, non ho mai commesso atti contro legge e mi difenderò col diritto" ha aggiunto.

Con 22 voti a favore il plenum del Csm ha votato per la sospensione della consigliera laica, eletta in quota FdI, Rosanna Natoli, dopo la vicenda del colloquio privato avuto nei mesi scorsi, mentre era ancora membro della sezione disciplinare, con la giudice catanese Maria Fascetto Sivillo, sottoposta a un procedimento disciplinare. I voti contrari sono stati 6, due le schede bianche.

''Ho la coscienza a posto, sono a posto con me stessa e con la mia famiglia e quelli che mi conoscono sanno che non sono una immorale’’, ha detto in seguito all’esito della votazione. E aggiunge: ‘’Non ho interesse a continuare l’esperienza consiliare ma ho il dovere nei confronti di chi mi ha eletto di rispondere e chi mi eletto ha il diritto di capire se chi mi indaga è andato oltre il suo potere’’.