David Rossi: presunto killer confessa, i legali ad Affari: Andremo in Procura
Confessione bomba nel 2019 di un presunto killer romano. Ma nessuno sapeva. Affari parla con i legali della famiglia, Carmelo Miceli e Paolo Pirani
Omicidio David Rossi: rivelazione di un presunto killer mette in moto gli avvocati che chiedono spiegazioni sui fatti e se questi siano stati trasmessi correttamente a Siena che resta la sede competente per le indagini
Un presunto killer, Giandavide De Pau, rinviato a giudizio per un triplice omicidio a Roma avrebbe confessato nel 2019 l’uccisione di David Rossi, il responsabile della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena precipitato dalla sede di piazza Salimbeni nel 2013. Il nome di De Pau era comparso nella carte dell’inchiesta Mafia Capitale e il soggetto sarebbe stato un uomo fidato dell’ex boss del narcotraffico romano, legato alla camorra, Michele Senese.
Abbiamo chiesto cosa pensano della vicenda Carmelo Miceli e Paolo Pirani, i due legali dei familiari.
Per voi è una totale novità?
Miceli: “Sì, è una novità che apprendiamo e chiaramente prendiamo con le pinze, con le dovute cautele. Potrebbe trattarsi delle dichiarazione di un mitomane, ne siamo perfettamente consci”.
Ma...
Ma vorremmo sapere, se, come abbiamo motivo di ritenere, dal 2019 queste dichiarazioni siano state vagliate. Vorremmo sapere chi, come e in che modo ha vagliato queste dichiarazioni e vorremmo sapere... di quando sono. Ho compreso che sarebbero del 2019 o nel contesto comunque di un procedimento diverso. Trattandosi di altri procedimenti, di cui non siamo parte, non veniamo contatti e non siamo stati informati.
Ma i magistrati che si interessano al caso sì?
E’ evidente che queste dichiarazioni saranno state trasmesse, immagino, alla Procura di Siena, ma noi non lo conosciamo il modo in cui la Procura di Siena le ha vagliate, per cui già da domani sarò a Siena, proverò a parlare con la Procura per comprendere cosa sia successo.
Per la chiarezza dei lettori, le chiedo: questa denuncia secondo lei è arrivata a Genova che sulla vicenda Rossi ha aperto un’indagine su Siena (anche se ha chiesto l’archiviazione per i magistrati titolari del fascicolo sulla morte di David Rossi)?
Non credo proprio. Ritengo che per competenza dovesse andare a Siena, stante il fatto che comunque sull'omicidio, sulla morte di David ha indagato Siena. Quando noi abbiamo ritenuto Siena incompetente la Cassazione ci ha detto e ha ribadito che la competenza è di Siena.
Vi ha detto e ha ribadito che la competenza era sempre di Siena?
Sì. Anni fa, sulla vicenda di Davide, noi sollevammo un difetto di competenza, perché c'erano comunque delle vicende connesse, tra le tante, per esempio quella di Genova, che riguardavano magistrati e quindi secondo noi, visto l’ex articolo 11, ritenevamo che la competenza dovesse spettare ad altra Procura. La Cassazione deliberò che la competenza spetta a Siena. Quindi se qualcuno è legittimato a fare i dovuti riscontri sulle dichiarazioni di De Pau non poteva che essere Siena. Allo stato attuale non vedo elementi per cui questi atti dovessero andare a Genova.
Quindi voi chiedete comunque a Siena di fare luce su queste dichiarazioni?
Io mi auguro che Siena abbia già fatto luce su queste dichiarazioni, perché sarebbe folle se queste dichiarazioni fossero cadute nel vuoto. Ho un ragionevole motivo di ritenere che ci sia stato già un vaglio da parte dell'autorità giudiziaria, da parte della Procura. Di tipo negativo immagino, visto il tempo trascorso, però una cosa è certa: chiunque l'abbia fatto, noi abbiamo il diritto di sapere cosa ha fatto e come le sue valutazioni sono state formulate.
Cosa pensa delle vicenda, avvocato Pirani?
Pirani: “L’abbiamo appreso di questa vicenda ieri, da fonti giornalistiche, e chiaramente faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità affinché vengano fatti gli opportuni accertamenti, se non sono già stati fatti, e là dove siano stati fatti, di metterci a disposizione la documentazione relativamente a questa presunta dichiarazione che questo signore avrebbe reso in un altro fascicolo.
E adesso?
Resta comunque il fatto che le dichiarazioni sono del 2019 e ritengo che questa documentazione… la procura ce l'abbia e abbiano fatto le opportune indagini. Comunque non sapendo se sono o non sono state fatte, è nostro dovere capire... e che ci vengano dati i documenti necessari per fare le nostre valutazione sotto un profilo di indagine difensiva o perlomeno vagliare anche la credibilità o meno di questo tizio.