De Palma: "Basta con gli infermieri dal Sud America. Valorizziamo i nostri"
Il presidente Nazionale del Nursing Up evidenzia il problema della Regione Lombardia: "La Sanità che vogliamo è davvero questa?"
Sanità, l'allarme del presidente di Nursing Up: "Il modello di Regione Lombardia va cambiato"
Il presidente di Nursing Up Antonio De Palma lancia un allarme sulla Sanità in Regione Lombardia ma non solo. "Missioni all'estero stile calciomercato da parte della Regione Lombardia per la ricerca di infermieri Sudamericani, invece di valorizzare i professionisti che abbiamo in casa!. E’ davvero questa la sanità che vogliamo? Non possiamo che continuare a giudicare controversa e paradossale - dice De Palma - la politica adottata da regioni come la Lombardia, che proseguono nel proprio percorso finalizzato a tappare le falle della carenza infermieristica, palesemente riconosciuta come il deficit prioritario da sanare, anche dall’atto di indirizzo del Comitato di Settore in vista dell’inizio delle trattative contrattuali, avviando vere e proprie “missioni all’estero”, stile calciomercato, per ingaggiare professionisti stranieri".
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"Sia chiaro una volta per tutte, non abbiamo nulla contro gli operatori sanitari del Sudamerica che - prosegue De Palma - l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, “si ostina” a voler portare in Italia da mesi, ma non possiamo assolutamente immaginare che sia questa la sanità del presente e del futuro che attende noi, i nostri cari, e tutta la collettività. Prima di tutto riteniamo, vedi gli esempi dei professionisti arrivati a dicembre scorso e ingaggiati dall’azienda sanitaria di Varese, che non siano assolutamente sufficienti quattro settimane di corso di italiano, per preparare al meglio infermieri che, arrivati da paesi come Perù e Argentina, totalmente a digiuno della nostra lingua, nonché delle nostre normative sanitarie, vengono a nostro avviso “gettati nella mischia”, solo per coprire una voragine di operatori sanitari che vede oggi la Lombardia al primo posto (10mila infermieri mancanti all’appello) in Italia, accanto alla Campania. impensabile formare fior di professionisti come i nostri, con i costi che ciò comporta, avviarli alle più disparate specializzazioni, e permettere poi che fuggano all’estero, nel caso della Lombardia attratti sempre più dalla vicina Svizzera, nonché dalle nuove proposte economiche di paesi come Regno Unito, Germania e Olanda, che hanno decisamente alzato il tiro, arrivando a mettere sul piatto molto di più di quello che offrivano fino a qualche anno fa.