Dell'Utri e i 42 milioni prestati da Berlusconi, per i pm di Firenze è da processare

Non si tratterebbe, secondo i pm, di semplici prestiti, ma di un sofisticato trasferimento fraudolento di denaro

di redazione cronache
Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi
Cronache

Dell’Utri nella bufera: 42 milioni "regalati" da Berlusconi, chiesto il rinvio a giudizio

Marcello Dell’Utri è di nuovo al centro di una bufera giudiziaria. La Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex senatore, accusandolo di aver ricevuto 42 milioni di euro da Silvio Berlusconi. Non si tratterebbe, secondo i pm, di semplici prestiti, come formalmente indicato nei bonifici bancari, ma di un sofisticato trasferimento fraudolento di denaro, in palese violazione delle norme anti-mafia.

Dell’Utri, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, si trova così a fronteggiare nuove pesanti accuse, in una vicenda che lega ancora una volta il suo nome a quello del Cavaliere. Le autorità sostengono che questi milioni siano stati occultati con l’intento di sottrarli alla luce delle indagini, in un periodo in cui Dell’Utri era già sotto la lente per i suoi rapporti con la criminalità organizzata.

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Il caso prende avvio dopo che, nel marzo 2024, il gip Antonella Zatini ha disposto il sequestro di 10,8 milioni di euro dai beni dell’ex senatore e della sua ex moglie, Miranda Ratti. I tentativi dei legali di Dell’Utri di bloccare il procedimento, contestando la validità degli atti acquisiti e cercando di far retrodatare l'iscrizione del loro assistito nel registro degli indagati, sono stati tutti respinti. Oltre alle somme sequestrate, resta aperta l’indagine collegata alle stragi di mafia del 1993, nella quale Dell’Utri risulta coinvolto. 

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