Delmastro, nuove accuse: "Sulle rivelazioni rischi per la sicurezza nazionale"
Nelle carte dell’inchiesta si segnala come gli atti su Cospito fossero “a limitata divulgazione” per motivi di ordine pubblico
Rischi per la sicurezza nazionale: nuove accuse a Delmastro
Nuove accuse per Andrea Delmastro. Secondo quanto racconta Repubblica, "l’essersi procurato e aver fatto in modo che il suo amico e compagno di partito Giovanni Donzelli rendesse pubblici gli atti «a limitata divulgazione» su Alfredo Cospito — e sui suoi rapporti in carcere coi boss mafiosi — ha messo a rischio la sicurezza del Paese". Su quei documenti, prosegue Repubblica, "era stato imposto un vincolo di non accessibilità non per questioni burocratiche, ma «per ragioni di ordine e di sicurezza pubblica»".
Nonostante questo pericolo, sostiene Repubblica, "il sottosegretario ha fornito informazioni a Donzelli «ben sapendo — scrive il gup di Roma — che avrebbe utilizzato quelle notizie per un intervento alla Camera dei deputati». Tra gli atti a disposizione di Delmastro, prosegue Repubblica, "c’era infatti anche una informativa di 61 pagine del Nic nella quale si ricostruiva tutta la storia carceraria di Cospito".
Racconta ai pm il capo del Dap, il magistrato Giovanni Russo: "La sera del 29 gennaio ho ricevuto una telefonata da Delmastro che preannunziava una richiesta formale per ottenere elementi in relazione al caso Cospito. Il giorno dopo gli ho mandato una scheda riepilogativa" all’interno della quale non c’era il riferimento alle conversazioni tra Cospito e i mafiosi. "Ma mi ha telefonato, spiegando che quanto ricevuto non gli bastava, avendo necessità di una relazione più completa".