Diffamazione, giornalisti in carcere fino a quattro anni: mano pesante di FdI

Fratelli d'Italia presenta l'emendamento alla legge sulla stampa. Dubbi di Forza Italia. Ira dell'opposizione, dubbi anche da Forza Italia

Di Redazione Cronache
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Diffamazione, carcere per i cronisti fino a 4 anni e mezzo. L'emendamento della maggioranza

Il giornalista rischia il carcere fino a 4 anni e mezzo. E' l'effetto di uno degli emendamenti presentati dal relatore Gianni Berrino (FdI) al ddl sulla diffamazione. Si introduce di fatto un nuovo articolo: il 13-bis alla legge sulla stampa. "Chiunque, con condotte reiterate e coordinate, preordinate ad arrecare un grave pregiudizio all'altrui reputazione, attribuisce a taluno con il mezzo della stampa" fatti "che sa essere anche in parte falsi è punito con il carcere da 1 a 3 anni e con la multa da 50mila a 120mila euro. Se si sa che l'offeso è innocente la pena aumenta da un terzo alla metà, cioe' fino a 4 anni e mezzo di carecere. Il Pd insorge parlando di attacco "alla libertà di informazione". Dubbi anche da Forza Italia che dice: "Dobbiamo approfondire".

"Togliamo le pene detentive per la diffamazione generica, le manteniamo per la diffamazione che si consuma con l'addebito del fatto preciso e falso, a tutela dell'onorabilità sociale del cittadino e della corretta informazione. Nessuno ha diritto di inventarsi fatti falsi e precisi per ledere l'onore delle persone. Quello non è diritto di informazione ma orchestrata macchina del fango, che lede anche il diritto alla corretta e veritiera informazione". Lo ha detto il senatore Gianni Berrino, capogruppo di FdI in Commissione Giustizia, spiegando gli emendamenti presentati.

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Pd: da FdI retaggio barbaro contro libertà di stampa

"Questa maggioranza ha proprio un conto aperto con la libertà di informazione, se il relatore al provvedimento sulla diffamazione a mezzo stampa Berrino (FdI) ha proposto in commissione Giustizia una serie di incredibili emendamenti a un testo base - quello del senatore Balboni - già pesantemente negativo". E' quanto dichiarano in una nota congiunta i senatori del Pd membri della commissione Giustizia Alfredo Bazoli, Anna Rossomando, Franco Mirabelli, Walter Verini. "Gli emendamenti - spiegano - prevedono addirittura la possibilità del carcere per i giornalisti, un retaggio barbaro, condannato a più riprese da organismi europei e dalla Corte costituzionale. Una cosa gravissima, un segnale pesantissimo. Un attacco frontale che si inserisce in un testo base colpevolizzante, che - invece di tutelare i giornalisti dalle querele temerarie e intimidatorie, sanzionando chi le promuove a scopo di bavaglio - prevede multe e sanzioni proprio nei confronti dei giornalisti. La diffamazione a mezzo stampa è già tutelata da leggi. A non essere protetto è il lavoro dei giornalisti che, spesso con coraggio e senza tutele, svolgono un lavoro d'inchiesta prezioso per la libertà di informazione e per la società".

Forza Italia: capire se è conciliabile con Consulta

"Non abbiamo fatto in tempo ad approfondire il contenuto degli emendamenti. Lo faremo in maggioranza prima di cominciare a votare. Il carcere per i giornalisti? Bisogna vedere se è conciliabile con la sentenza della Consulta". Lo ha detto a caldo il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin, interpellato sugli emendamenti del relatore Gianni Berrino di FdI al ddl sulla diffamazione, in cui torna il carcere per i giornalisti.

La norma contro le fake news

Oltre all'articolo 595 del codice penale che disciplina la diffamazione a mezzo stampa, il relatore al ddl Gianni Berrino (FDI) propone di introdurre nell'ordinamento un altro articolo contro le 'fake news': l'articolo 595-bis. E questo prevede che "chiunque, con condotte reiterate e coordinate, preordinate ad arrecare un grave pregiudizio all'altrui reputazione, attribuisce a taluno con mezzi di pubblicità" o "in atti pubblici, fatti che sa essere anche in parte falsi, è punito, se l'evento si verifica, con la reclusione da sei mesi a un anno e con la multa da euro 15.000 a euro 50.000". 

Floridia (M5S): "Da Fdi proposta grave e preoccupante"

"Quanto sta avvenendo sul ddl diffamazione è molto grave. La proposta di Fdi di introdurre il carcere per i giornalisti è non solo preoccupante, ma anche pericolosa per il tessuto stesso della nostra società democratica. La libertà di stampa è un diritto fondamentale che permette ai cittadini di essere informati e di partecipare attivamente alla vita politica e sociale del paese. Limitare questa libertà attraverso minacce o anche solo l'ipotesi del carcere rappresenta un grave attacco alla democrazia e ai valori su cui si fonda la nostra società. E non è la prima volta che accade. Fratelli d'Italia dovrebbe riflettere seriamente sulle implicazioni di una simile proposta e ritirarla immediatamente". Così la senatrice M5S Barbara Floridia, presidente della commissione di vigilanza Rai. 

Bongiorno: "Su emendamenti FdI ci sarà riunone di maggioranza"

"Come presidente ho cercato di suggerire una mediazione tra le posizioni a confronto. Nei prossimi giorni ci saranno delle riunioni di maggioranza sui singoli emendamenti. La Lega tiene soprattutto a focalizzare l'attenzione sul tema del titolo degli articoli e delle rettifiche. In merito agli emendamenti di Berrino ci sarà una riunione di maggioranza non volglio ora entrare nel merito". Così la presidente della Commissione Giustizia del Senato Giulia Bongiorno commenta con l'Ansa, gli emendamenti presentati dal relatore Gianni Berrino al ddl diffamazione. 

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