Disordini nel carcere di Torino, i detenuti protestano e appicciano fuochi: 6 agenti feriti

Una situazione di "anarchia e di autogestione", commenta il segretario generale dell'Osapp. Oltre ai feriti, anche due guardie penitenziarie intossicate dal fumo

di redazione cronache
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Carcere Torino, ancora disoidini e proteste. I detenuti hanno dato fuoco a materassi e hanno ferito 6 agenti di polizia

Ancora disordini e proteste nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino. Dal tardo pomeriggio di ieri, giovedì 15 agosto, fino al mattino di oggi, venerdì 16, i detenuti dei padiglioni B e C hanno creato problemi. Lo riferisce il sindacato della polizia penitenziaria Osapp il cui segretario generale, Leo Beneduci, definisce la situazione della casa circondariale torinese come di “assoluta anarchia e autogestione”. Nei disordini scoppiati ieri sono stati feriti sei agenti e due sono rimasti intossicati dal fumo dei materassi dati alle fiamme. I detenuti, infatti, si sono rifiutati di tornare nelle celle, si sono barricati in alcune aree del carcere, si sono picchiati e hanno dato fuoco a diversi letti. 

I disordini di Ferragosto nel carcere di Torino

Nella giornata di ieri, Ferragosto 2024, circa 10 detenuti del padiglione B si sono prima azzuffati tra loro, poi si sono rifiutati di rientrare nelle proprie celle. Uno di loro ha anche dato fuoco ad alcuni materassi: il rogo è stato domato dal personale della polizia penitenziaria dopo aver fatto uscire i detenuti nei cortili. Nello stesso momento, nel padiglione C, altri detenuti si sono barricati nelle sezioni detentive e, anche loro, si sono rifiutati di rientrare nelle rispettive celle causando anche ingenti danni alla struttura. Sono stati danneggiati il sistema di videosorveglianza, suppellettili varie, tutti i neon di illuminazione della 12esima sezione. Mentre i detenuti del secondo piano procuravano altri roghi bruciando materassi e oggetti, al primo piano i detenuti hanno cosparso di olio il pavimento del padiglione per non fare entrare gli agenti.

Per placare i disordini, durati fino alle due del mattino successivo, è stato chiamato in forze il personale libero dal servizio e anche il personale dagli altri istituti penitenziari del Piemonte. Durante i disordini al padiglione B sono stati aggrediti e feriti un agente, due assistenti, due vice sovrintendenti e l’ispettore di sorveglianza generale, mentre due agenti sono rimasti intossicati a causa dei materassi incendiati. Il personale penitenziario aggredito è stato accompagnato all’ospedale CTO di Torino da dove è stato dimesso con prognosi che vanno dai 7 a 15 giorni ciascuno.

Il commento del segretario generale dell’Osapp

"Pleonastico rammentare che la situazione del carcere di Torino è definita dal personale vomitevole oltre che inquietante e talmente pericolosa da costringerci nuovamente e per l’ennesima volta a chiedere al signor Prefetto di Torino di disporre l'impiego immediato di altre Forze quali l'Esercito perché giunti al limite estremo l'ordine e la sicurezza interne e si temono possibili conseguenze anche per la cittadinanza". Commenta così la situazione nel carcere torinese il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci.

Spiega anche che le aggressioni da inizio anno sono state 40 e hanno provocato il ferimento di ben 50 agenti penitenziari. La situazione sembra peggiorare sempre di più e Beneduci lo conferma: “Come abbiamo più volte detto, e non ci stancheremo mai di continuare a farlo, il carcere di Torino attualmente è in assoluta anarchia e autogestione, comandano e spadroneggiano i delinquenti che si sono appropriati del territorio della legalità dello Stato”. Ieri, inoltre, non ci sono state solo le rivolte, ma anche un tentativo di evasione: Un altro detenuto ristretto al Padiglione C ha scavalcato il muro del cortile passeggio e si è accovacciato sotto la settima garitta del penitenziario nel probabile tentativo di evadere". Una situazione davvero al limite.

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